lunedì 1 settembre 2008

Paese di merda

Un Paese che toglie i lavavetri dalle strade e non permette di stare seduti sui gradini di una chiesa, che sguinzaglia l'esercito per quattro furfantelli, ma si lascia sequestrare e devastare un treno dai suoi stessi cittadini, mi dispiace, ma è proprio un Paese di merda.
E posso dirlo tranquillamente proprio perché è il mio Paese.

5 commenti:

Franca ha detto...

Ma non eravamo diventati un paese più sicuro?
Magari gli "effetti collaterali" del calcio non entrano nelle statistiche...

Prefe ha detto...

brutto dover concordare con te...

Anonimo ha detto...

Mi tocca amaramente sottoscrivere.
V

Unknown ha detto...

Concordo :-(

Anonimo ha detto...

Io sono dell'opinione che l'Italia sia un bel paese. Peccato che ci siano gli Italiani.

E comunque l'Italia, un paese di merda, lo è sempre stato almeno dalla Rivoluzione Industriale in poi, col sorgere delle nuove potenze mondiali e col progressivo imbarbarimento culturale e morale.

C'è poco da fare, siamo un popolo di corrotti e opportunisti, piccoli o grandi, a tutti i livelli. Abbiamo nel tempo selezionato una classe dirigente che ci rappresenta benissimo e quella ci teniamo. In barba alle poche brave persone, le quali si devono rassegnare e andare via di qui. Semplicemente non li vogliamo!

A mio parere, una delle concause di tutto ciò è anche la morale cattolica romana. Nella pratica assodata, per i cattolici il paradiso non si nega a nessuno, in maniera indipendente dalle azioni che hai compiuto sulla terra, e l'impegno sociale nella vita terrena è relativo. Per i protestanti (luterani o calvinisti) e gli anglicani del nord-europa non funziona così.