martedì 23 maggio 2006

Un libro per l'estate

Questo è il terzo capolavoro di Vittorio Feltri e Renato Brunetta, in vendita a 2,80 euro insieme a Libero.


Dei primi due avevo scritto qui.
Ho letto solo l'introduzione e mi basta, anche se farò lo sforzo di leggerlo tutto.
E' curioso come il titolo sia "Perché la sinistra non ha vinto" e poi nell'introduzione sia scritto: "E lì non si scappa: hanno vinto loro".
Libero, per chi non lo sapesse, è quel giornale - se così si puo' definire - che nei giorni scorsi aveva titoloni tipo: "Il Presidente col pannolone" oppure: "Ecco il Soviet col pannolone".
Feltri, che è stato radiato più di una volta dall'ordine dei giornalisti, nella prefazione di questo must scrive: "Insomma: Brunetta ed io non siamo rimbecilliti del tutto, anche se questo stato mentale potrebbe un giorno aprirci le porte del Quirinale. (Anzi no, impossibile, anche da imbecilli non riusciremmo mai a essere comunisti o ex o post)."
Ora, siccome secondo questa gente, saremmo in pieno regime comunista, io proporrei alcune cosucce al riguardo.
Tanto per cominciare chiuderei Libero. Anche perché così lo Stato risparmierebbe cinque milioni e 371 mila euro, (dieci miliardi di lire) all’anno che Libero becca, grazie a una legge sull'editoria che finanzia i quotidiani, come da inchiesta su Report.
Ovviamente cercherei subito una sistemazione per chi al giornale ci lavora e nel frattempo li metterei in una specie di cassa integrazione al 90%, zero ore, pagata coi soldi di Feltri, Farina, Brunetta e compagnia bella che invece piazzerei su un'isola, senza possibilità alcuna di comunicare con la terra ferma.
Uno o due tucul per ogni ospite, darei loro la possibilità di piantare e coltivare frutta e verdura e anche l'attrezzatura per pescare, anche se nessuno di loro meriterebbe neppure un cefalo (con tutto il rispetto per i cefali).
Darei loro l'occorrente per scrivere una sorta di Libero in forma primitiva in modo che possano continuare a divertirsi e permetterei a Socci di dire Messa tutte le domeniche: sono per un regime moderato, dal volto umano.
Se ci fosse il regime, se fossi Prodi e non vice Presidente del Consiglio.

9 commenti:

Anonimo ha detto...

Ma come hai fatto a comprarlo?!! :-)
Comunque sono anch'io per una bella dittatura illuminata...!

Associazione ImperiaParla! ha detto...

Certi capolavori non puoi farteli scappare, Dontyna ;-)

Anonimo ha detto...

http://hatingline.splinder.com/post/7835279/Il+generatore+di+articoli+di+Libero

Associazione ImperiaParla! ha detto...

Sì, lo conoscevo: geniale!

Undine ha detto...

Certo che Ed vuoi proprio farti del male, o sbaglio?
Io appoggio la tua richiesta, ma siccome non siamo in un regime, gente come quella sarà libera di dedicarsi allo sciupio dei propri neuroni...però i finanziamenti togliamoglieli.

Associazione ImperiaParla! ha detto...

Già...almeno quelli, Silvia..
Però Feltri ce lo vedrei bene su un'isola con una canna (da pesca) in mano.

Associazione ImperiaParla! ha detto...

Dici a me, Vieller?
No perché sarei maschio e non capisco a chi ti riferisci.
In ogni caso sono SICURO di non dar ragione a Libero.

Associazione ImperiaParla! ha detto...

Figurarati, Vieller. Solo che dovresti leggere meglio. Ho scritto "SE" ci fosse il regime (come dicono esserci i signori sopra citati destrorsi e reazionari) non ho detto che c'è.
Non hai capito bene ciò che indendevo.

Associazione ImperiaParla! ha detto...

Guarda Vieller, non mi disturbi affatto, ce ne fossero persone come te che cercano di discutere senza offendere e mancare di rispetto!
A me era parso di essere stato chiaro. Se ci fosse il regime, come questa gentaglia sostiene esserci, loro sarebbero su un'isola deserta e se il regime fosse come dico io, ce li lancerei senza paracadute.
Adesso spero di essere stato chiaro.
Sono molto cattivo, ma torna a trovarmi e se hai un blog fammelo sapere che ti ricambio la visita.