Crisi di Natale
La storia dell'ottimismo e del non cambiare abitudini e quella di continuare a consumare che il Capo e il suo ministro Scajola ci hanno raccontato nei giorni scorsi non ha funzionato del tutto: i consumi sono scesi del 20%. Gli italiani non hanno rinunciato al pranzo (o alla cena, e neppure alla colazione) di Natale, ma sono stati costretti a rinunciare a un sacco di altre cose al punto che se andiamo avanti così i saldi molto presto diventeranno garages sale.
Temo che per far diventare ottimisti gli italiani oggi come oggi bisognerà mettere qualche strana polverina nell'acqua potabile.
Lo so che adesso beviamo tutti acqua minerale in bottiglia, ma ci vuole un niente, in fondo, a far credere che finora abbiamo sbagliato e che dobbiamo tornare a bere acqua del rubinetto perché più pura e sicura. Siamo così tonni che in un batter d'occhio cambieremo abitudine.
Al limite, se proprio non riusciranno a farcela bere, potranno reclutare qualche migliaia di unabomber: ci penseranno loro a fare il lavoro sporco nei discount (pare che anche i super siano in crisi di brutto). E magari sarà anche piacevole. Solo che mi sorge un dubbio: i ruttini dopo "l'acqua più" (sul modello del latte al Korova Milk Bar) causeranno gravi effetti collaterali?
8 commenti:
Adoro arancia meccanica, e odio l'ottimismo del cazzo del cavaliere e del suo scudiero
"...dobbiamo tornare a bere acqua del rubinetto perché più pura e sicura..."
In molti casi lo è...
Ci vorrebbe il panettone alla maria :P
io tutto questo ottimismo mica lo vedo
e bevo l'acqua del rubinetto
e
sorrido solo per i bambini
Basta che non ritornino le bollicine dell'acqua dell'acqua Lete... :-S
Il Cavaliere ha dichiarato che se pubblicano una sua telefonata se ne va dall'Italia. Cosa aspettano?
Un po' fuori tema, ma penso ci stia.
Mi ricordo quella pubblicità del cavolo sul consumismo che gira: qui girano solo altre cose!!!
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