venerdì 26 dicembre 2008

Crisi di Natale

La storia dell'ottimismo e del non cambiare abitudini e quella di continuare a consumare che il Capo e il suo ministro Scajola ci hanno raccontato nei giorni scorsi non ha funzionato del tutto: i consumi sono scesi del 20%. Gli italiani non hanno rinunciato al pranzo (o alla cena, e neppure alla colazione) di Natale, ma sono stati costretti a rinunciare a un sacco di altre cose al punto che se andiamo avanti così i saldi molto presto diventeranno garages sale.
Temo che per far diventare ottimisti gli italiani oggi come oggi bisognerà mettere qualche strana polverina nell'acqua potabile.
Lo so che adesso beviamo tutti acqua minerale in bottiglia, ma ci vuole un niente, in fondo, a far credere che finora abbiamo sbagliato e che dobbiamo tornare a bere acqua del rubinetto perché più pura e sicura. Siamo così tonni che in un batter d'occhio cambieremo abitudine.
Al limite, se proprio non riusciranno a farcela bere, potranno reclutare qualche migliaia di unabomber: ci penseranno loro a fare il lavoro sporco nei discount (pare che anche i super siano in crisi di brutto). E magari sarà anche piacevole. Solo che mi sorge un dubbio: i ruttini dopo "l'acqua più" (sul modello del latte al Korova Milk Bar) causeranno gravi effetti collaterali?

8 commenti:

Pellescura ha detto...
Questo commento è stato eliminato dall'autore.
Pellescura ha detto...

Adoro arancia meccanica, e odio l'ottimismo del cazzo del cavaliere e del suo scudiero

Franca ha detto...

"...dobbiamo tornare a bere acqua del rubinetto perché più pura e sicura..."

In molti casi lo è...

Anonimo ha detto...

Ci vorrebbe il panettone alla maria :P

zefirina ha detto...

io tutto questo ottimismo mica lo vedo
e bevo l'acqua del rubinetto
e
sorrido solo per i bambini

Chit ha detto...

Basta che non ritornino le bollicine dell'acqua dell'acqua Lete... :-S

Alberto ha detto...

Il Cavaliere ha dichiarato che se pubblicano una sua telefonata se ne va dall'Italia. Cosa aspettano?

Un po' fuori tema, ma penso ci stia.

isline ha detto...

Mi ricordo quella pubblicità del cavolo sul consumismo che gira: qui girano solo altre cose!!!