Antonio Di Pietro è un sovversivo

Ormai è assodato: Di Pietro è un anarcoinsurrezionalista.
Siccome non ci sono più comunisti in Parlamento e non ci sono più personaggi con cui prendersela quando accennano a un minimo di opposizione, Antonio Di Pietro sta sui maroni a tutti: dal PD al PDL.
Ho sentito dire cose bizzarre da parte di certi pidiini: Caldarola ha detto che il PD dovrebbe prendere le distanze dall'ex magistrato perché non fa che ripetere che la democrazia è in pericolo.
Ho sentito Follini dire che sarebbe meglio per il PD avvicinarsi all'Udc e allontanarsi dall'Italia Dei Valori.
Secondo me, e se non lo fanno li prego di sbrigarsi, quelli della sinistra arcobaleno si stanno rotolando dal ridere.
Un Parlamento così, evidentemente, per i riformisti non va ancora bene. Hanno cancellato la sinistra, ma c'è ancora qualcuno che rompe le palle e non gli va bene. E tutto perché Di Pietro va dicendo che Berlusconi pensa a sé stesso anziché al Paese, o perché farà la manifestazione con Grillo.
Allora avrei un consiglio da dare a Veltroni e Berlusconi: fate una legge con lo sbarramento al 6%, per le prossime elezioni anticipate, così vi levate dai maroni anche l'ultimo sovversivo rimasto in Parlamento.
Per l'Udc (che al 6% non è arrivata) non ci sono problemi: di qua o di là un posto lo troverà sempre.
C'è un piccolo problema: se continua così la prossima volta sparisce anche il PD e poi, mi dispiace tanto, non saranno cavoli miei, ma cavoli loro.
Se ne staranno nel loro loft a guardare in televisione le sedute parlamentari, ma che non vadano a cercare quelli che prima, con gran soddisfazione, avevano cancellato.