giovedì 5 giugno 2008

Nucleare: il Ministro Scajola tira dritto

Immaginavo che "l'incidente" alla centrale nucleare di Krsko in Slovenia, servisse ai furbetti dell'atomino a dire: "Vedete, non sono più i tempi di Chernobyl, adesso è tutto sotto controllo" invece è servito al Ministro Scajola a dire: "Indietro non si torna" e la cosa mi sorprende ancora di più perché ormai è evidente che il Ministro senza manganello e il suo governo hanno deciso che le centrali si faranno.
Si sta comportando proprio come i "suoi" sindaci si comportano qua a casa sua: prima decidono, poi forse se ne discuterà, ma intanto è già deciso.
Complimenti!
Mi auguro che quel che resta dell'opposizione in Parlamento gli renda le cose un tantino più complicate, perché anche se il referendum di vent'anni fa serve a poco, per una cosa di tale portata credo che non basti dire, da Bucarest: "Indietro non si torna".
Qui non si tratta neppure più di essere pro o contro il nucleare, si tratta semplicemente di calcolare bene se conviene oppure no mettersi a costruire centrali che quando nasceranno saranno già vecchie.

5 commenti:

zefirina ha detto...

oh finalmente riesco a rileggerti....
riescono sempre a rigirarsela come je pare

Chit ha detto...

Però, ammettiamolo, h apensato al Paese: le centrali le vuol mettere in Albania ;-)

Signor Ponza ha detto...

Il problema è che nessuno parla dei costi... Per una tecnologia, come dici tu, quando sarà pronta sarà già vecchia.

Barbara Tampieri ha detto...

Il ministro diversamente ligure.

Franca ha detto...

Ancora con 'sta balla dell'energia a basso costo!
Nel costo ci mettano i costi di costruzione e di "smaltimento" delle scorie che sostiene lo stato (cioè noi) poi vediamo quanto costa veramente l'energia prodotta col nucleare.
Lasciamo perdere la sicurezza...