Nucleare: il Ministro Scajola tira dritto
Immaginavo che "l'incidente" alla centrale nucleare di Krsko in Slovenia, servisse ai furbetti dell'atomino a dire: "Vedete, non sono più i tempi di Chernobyl, adesso è tutto sotto controllo" invece è servito al Ministro Scajola a dire: "Indietro non si torna" e la cosa mi sorprende ancora di più perché ormai è evidente che il Ministro senza manganello e il suo governo hanno deciso che le centrali si faranno.
Si sta comportando proprio come i "suoi" sindaci si comportano qua a casa sua: prima decidono, poi forse se ne discuterà, ma intanto è già deciso.
Complimenti!
Mi auguro che quel che resta dell'opposizione in Parlamento gli renda le cose un tantino più complicate, perché anche se il referendum di vent'anni fa serve a poco, per una cosa di tale portata credo che non basti dire, da Bucarest: "Indietro non si torna".
Qui non si tratta neppure più di essere pro o contro il nucleare, si tratta semplicemente di calcolare bene se conviene oppure no mettersi a costruire centrali che quando nasceranno saranno già vecchie.
5 commenti:
oh finalmente riesco a rileggerti....
riescono sempre a rigirarsela come je pare
Però, ammettiamolo, h apensato al Paese: le centrali le vuol mettere in Albania ;-)
Il problema è che nessuno parla dei costi... Per una tecnologia, come dici tu, quando sarà pronta sarà già vecchia.
Il ministro diversamente ligure.
Ancora con 'sta balla dell'energia a basso costo!
Nel costo ci mettano i costi di costruzione e di "smaltimento" delle scorie che sostiene lo stato (cioè noi) poi vediamo quanto costa veramente l'energia prodotta col nucleare.
Lasciamo perdere la sicurezza...
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