Pizza quattro stagioni

Ahia, torna la DC e il voto rischia di slittare.
Per favore, no: votiamo presto e facciamola finita con 'sta farsa!
I due leader massimi non se li fila nessuno nemmeno in TV: 3 milioni e ottocentomila spettatori per Veltroni, 3 milioni e centomila per Berlusconi.
Ma forse è proprio quello che vogliono: in fondo quel che conta per loro è che il 13 e 14 aprile correranno tutti i votarli. E poi se a fare le domande ai due ci mettono personaggi del calibro di Riotta, Sorgi & C. sai che domande tranello possono venir fuori!
In questi giorni riflettevo su tutto questo minestrone e direi che non siamo neppure tornati alla Prima Repubblica, ma alla Mezza Repubblica.
L'altra volta, anche se le liste erano chiuse, perlomeno si votava per uno schieramento o l'altro. Se vinceva Belusconi sapevo che mi sarei ritrovato gente tipo Calderoli, Tremonti, Scajola e compagnia bella. Se vinceva Prodi avevo la certezza che mi avrebbero governato D'Alema, Amato, Rutelli e altri. Un minimo di differenza riuscivo ancora a percepirla.
Oggi non so con chi governerà Berlusconi, se vincerà, e non so quale governo presenterà Veltroni, se a vincere sarà lui.
Forse non mi riguarda più di quel tanto perché non mi riconosco in nessun partito del cosiddetto arco costituzionale, ma politicamente parlando l'Italia ha fatto passi da gambero e spesso rimpiango Zenone (anche se continua a ricordarmi il pezzo di Alberto Radius "Il mio cane si chiama Zenone"), Almirante (che era un fascio e lo diceva), Berlinguer (che era un comunista e lo diceva), La Malfa (che era un Repubblicano e lo diceva), Longo (che era un rospo e forse socialdemocratico) e Andreotti (che c'è ancora e non ha mai detto cos'è).