giovedì 27 dicembre 2007

Benazir Bhutto vittima di un attentato

Ho letto la notizia intorno alle 15.30 e su tutti i siti dei quotidiani online non ne ho trovato uno che avesse dubbi: Benazir Bhutto è stata uccisa da Al Qaeda, che ha rivendicato l'attentato.
Tutti uguali e sicuri: repubblica, corsera, la stampa ecc.

Benazir Bhutto
Ho cercato qualcuno che fosse meno sicuro e da poco sulla home di repubblica compare: "Il marito: è opera del governo".
La Bhutto era un ingombro e non per Al Qaeda, ma per il governo pakistano.
Già il giorno del suo ritorno in patria dopo il lungo esilio, durante un comizio c'era stato un attentato che aveva causato più di cento vittime. E la Bhutto l'aveva detto chiaro e tondo che la responsabilità era da attribuire al governo che non aveva preso le dovute precauzioni, nonostante l'allarme dei servizi segreti.
Non conosco bene la storia di questa donna (Giulietto Chiesa in un suo articolo del 10 ottobre scorso si chiede come mai, quando era lei alla presidenza, il mostro dei taleban pakistano-afghani sia concepito negli ambienti dell'ISI, potenti servizi segreti interni) e probabilmente mi sbaglio sul giudizio perché mi sono sempre lasciato piuttosto influenzare dalla sua figura (a BB piaceva il rock, manifestava contro la guerra in Vietnam e va bene, sì, girava in decapottabile quand'era negli USA a studiare e recentemente portava occhiali di Chanel), in ogni caso la sua morte mi ha lasciato di sasso perché se in questo mondo si continua a uccidere chi si oppone, significa che siamo ancora molto indietro.

9 commenti:

zefirina ha detto...

l'ho appena letto da antonio, (sono tre giorni che sono in black out nè giornali nè tg) mi ha fatto veramente impressione, forse e soprattutto anche perchè è una donna, e ho sempre questo pensiero "fantastico", ma ahimè poco veritiero che le donne dovrebbero essere intoccabili!!!

zefirina ha detto...

vedi anche la betacourt....

Chit ha detto...

Non voglio incazzarmi più di quanto lo sia già, dico solo che gli omicidi "eclatanti" nell'ultima settimana dell'anno da un po' di tempo si ripetono, inquietante!

Unknown ha detto...

L'assassinio per eccellenza che segna questo fine anno in modo irreversibilmente oscuro. Non c'è dubbio che l'infido Musharraf ci abbia messo la parolina esplosiva. Ma al di là di alcuni errori di gioventù che può aver commesso la signora Bhutto, è un dato estremamente significativo che il suo essere donna in un ambiente ostile e antifemminile, abbia tracciato una se pur labile speranza di democratizzazione in un Paese che ormai può solo implodere grazie anche alla cattiva gestione delle alleanze trasversali che gli occidentali non sono riusciti a gestire se non a modo loro e al qaeda fa il bello e il cattivo tempo.

Franca ha detto...

Non posso dare un giudizio sulla Bhutto perchè non la conosco così bene.
Mi sembra una persona molto controversa.
Certo, è significativo che sia diventata Primo Ministro in un paese dove le donne, almeno per quello che ci raccontano, non hanno tutto questo spazio (che strano! In Italia non è mai accaduto), ma si è anche dovuta dimettere perchè accusata di corruzione.
Quello che è certo che per Musharraf sarebbe stata una rivale temibile.
Per fortuna che c'è (ma poi ci sarà davvero?) Al Qaeda a cui dare la colpa di tutto!

flo ha detto...

I governi fanno assassinare i personaggi scomodi, purtroppo non è affatto una novità... la storia ce lo insegna e questo sarà un altro esempio della lunga lista purtroppo.

Ciao Ed, ti auguro un buon 2008, a presto!
:*

Stefania ha detto...

c'era solo da chiedersi quando...ormai era nell'aria...

pibua

silvio ha detto...

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Old Whig ha detto...

La Bhutto è stata uccisa perchè rappresentava la speranza più concreta di democrazia, stabilità e laicità per il Paese.
Ovviamente questo i fondamentalisti islamici non potevano tollerarlo.
Comunque prima di dare la colpa a Musharraf, bisognerebbe considerare il fatto che egli da tempo non riusciva più a controllare una gran fetta dei servizi segreti e che tali servizi segreti sono da sempre vicini agli ambienti fondamentalisti.