domenica 11 novembre 2007

The Wicker Man

Ieri sera ho guardato un film molto interessante:
"The Wicker Man" di Robin Hardy, del 1973.


Ci sono arrivato perché girando in internet ho trovato la colonna sonora del film, di un tal Paul Giovanni e la misteriosa band "Magnet", così mi sono procurato entrambi.
Il film non è mai stato distribuito in Italia e solo qualche anno fa è stato presentato al Bergamo Film Meeting. Eppure in Inghilterra è considerato un cult movie e nel 2004 la rivista inglese Total Film l'ha nominato il sesto miglior film di sempre.
E' la storia di un poliziotto scozzese ultracattolico che per via di una lettera anonima in cui lo si avverte della scomparsa di una bambina, si reca in una remota isola delle Ebridi, Sommerisle, dove si scontra con una comunità che pratica strani riti pagani.
Dico subito che il film non è poi così tanto horror, ma che mi è piaciuto assai: la figura di Christopher Lee è sempre inquietante e Britt Ekland era molto bella (anche se il suo ballo nudo pare sia eseguito da una controfigura).
Più che altro (te pareva, sennò mica ne scrivevo!) lo trovo un film psichedelico, ma di tipo folk. Certe visioni, certi personaggi, come potrei definirli diversamente? Per capirci, a me era piaciuto molto anche "Tir Na Nog" (e guarda caso nei settanta c'era un duo musicale che si chiama così e che in gaelico significa "terra dell'eterna giovinezza") un altro bel film folk girato da quelle parti.
I riti, le ballate, la tradizione di quei posti mi hanno affascinato e hanno ispirato molti musicisti, primo fra tutti, direi, Van Morrison.
E Paul Giovanni ha fatto una colonna sonora molto folk, con canzonette del tipo "Ho messo la mano sul tuo ginocchio e tu mi hai chiesto di andare avanti" oppure "Ho la padella rotta perché tanti chiodi sono stati piantati, prova a vedere se con il tuo riesci ad aggiustarla" e con altre più "rock".


Mi sono messo alla ricerca di notizie su questo a me finora sconosciuto Paul Giovanni e ho trovato che in effetti era nato negli USA, ad Atlantic City e poi si era trasferito in Inghilterra perché il regista Hardy lo voleva a comporre la colonna sonora.
In una intervista del 1974 a Cinefantastique, Paul Giovanni spiega bene come è arrivato alla composizione: attraverso gli studi delle tradizioni e dei canti popolari composti nei secoli scorsi.
Paul Giovanni è morto di Aids nel 1996, era attore di teatro e questo risulta essere il suo unico disco che è diventato oggetto di culto per i collezionisti.
Non sbattetevi più del dovuto per cercare il disco, ma se vi riesce guardate il film.

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