domenica 26 febbraio 2006

Rock prog francese

Quando si parla di rock progressivo francese, inevitabilmente si citano i Magma e gli Ange perché, in un modo o nell'altro, hanno fatto la storia musicale del loro Paese. Sono quelli che hanno avuto più notorietà in Europa e che hanno inanellato serie infinite di dischi e concerti, quasi sempre ben accolti dalla critica.
Tuttavia ci sono stati gruppi che hanno inciso un disco o due, ignorati dalla critica e dal pubblico che non hanno avuto la giusta considerazione, sia perché incisi su piccole etichette discografiche, sia perché hanno avuto vita breve.
Uno di questi si chiama Emeraude che hanno inciso Geoffroy nell'agosto del 1981, nei pressi di Avignone. Si tratta di uno dei migliori dischi di tardo rock progressivo francese.


Il disco è assai raro, ma è stato ristampato su CD, quindi in teoria non dovrebbe essere difficile ascoltarlo e se vi capita fatelo.
L'album contiene cinque tracce: i dischi di progressivo contenevano pezzi lunghi, come è noto.
Di questi Emeraude si sa ben poco e sulle note di copertina i componenti sono indicati solo per nome, mentre i cognomi indicati sono quelli dei parolieri e dei compositori: J.P.Ansart, D.Flachon, G.Baud e B.Simonet.
Il disco, molto bello, è un azzeccato incrocio tra folk rock e rock progressivo. Parla di cavalieri di epoche lontane, di castelli e storie medievali. La musica che ne scaturisce è soffice e romantica, mai pomposa: c'è chi li ha paragonati ai Cressida e ai Fantasy, gruppi di prog inglese degli inizi degli anni settanta.
Il disco si apre con un dolcissimo pezzo recitato da un bambino accompagnato dal pianoforte.
La seconda facciata, a mio parere, è la migliore delle due. Il lungo pezzo Geoffroy è molto delicato: il mellotron fa capolino con discrezione e la chitarra interviene nei momenti giusti con assoli da sogno. Da ascoltare ad occhi chiusi, prima di andare a nanna.
Mi risulta che gli Emeraude abbiano inciso Voyageur nel 2000, ma credo sia tutt'altra cosa.
Tra tutti i dischi francesi che conosco di quelle decadi (60-70-80), questo credo che stia comodamente nei miei venti preferiti.

2 commenti:

Anonimo ha detto...

OT: Grazie a te per avermi dato il la per ricordare uno degli incontri più belli che abbia mai fatto...

P.S.
Vedo che entrambi abbiamo il vizio di divulgare la buona musica sconosciuta! :)

Associazione ImperiaParla! ha detto...

Grazie Laura, anche a te.
Eh già Paco e vedo che tu sei più portato alla new wave :-)