domenica 22 febbraio 2009

Le ronde italiane

Questa storia delle ronde mi aveva fatto pensare sin da subito a qualcosa di paramilitare.
Mi facevano già un brutto effetto quando vedevo le prime foto sui giornali locali delle mie parti e adesso mi fanno paura.
Da piccolo le divise mi hanno sempre spaventato perché qua si diceva: "Se non fai il bravo chiamo i carabinieri" e le ronde saranno composte prevalentemente da ex poliziotti, ex carabinieri e ex qualcosa che ha a che fare con le armi. Per fortuna non ho mai avuto guai con i tutori dell'ordine e ho il massimo rispetto per la maggior parte di loro, ma una certa repulsione nei loro confronti è rimasta.
Non mi piacevano quelle prime foto con quei quattro o cinque simil Rambo padani, preferibilmente con un mastino o un pastore tedesco al guinzaglio.
E a me non viene in mente altro che i militari di Pinochet che di notte giravano con i blndati e se ti trovavano per strada quando era iniziato il coprifuoco, come minimo ti sbattevano contro un muro con gli idranti e poi ti portavano in galera. Se risultavi essere uno che non faceva politica, anche se non eri proprio ai livelli di Tony Manero, ti rilasciavano.
Venerdì sera ho avuto la conferma ascoltando un tipo a La zanzara. Diceva che lui, a Roma, già fa parte di un gruppo di non so quale municipio. Di notte vanno in giro con un Defender con i fari sopra il tettuccio e se vedono qualcuno sospetto, glieli puntano addosso. Poi, se è il caso, chiamano le forze dell'ordine.
Per contro, un altro radio ascoltatore ha raccontato che una sera ha assistito a una scena di violenza contro una ragazza di colore: non si trattava di stupro, ma due tipi la stavano minacciando di brutto. Così ha chiamato prima il 113 e gli è stato detto di rivolgersi al 112 e da lì gli hanno detto di chiamare la caserma più vicina. Alla fine non è riuscito a parlare con nessuno e comunque la specie di rissa era terminata senza gravi conseguenze.
Immagino già che prima o poi le ronde avranno qualche guaio e chiederanno di poter girare armate. Così avremo qualche stupro in meno e qualche cadavere in più. Magari se la vittima non è italiana la faranno sparire e nessuno ne saprà niente.
Quando infatti dicono che saranno in strada "a difendere le nostre donne", mi domando: di chi?
Se capiterà che un italiano cercherà di usare violenza su una straniera, interverranno o chiuderanno un'occhio? O se un uomo con forte accento padano tenterà di violentare una sua conterranea, che faranno le ronde?
Penso che la soluzione migliore sarebbe stata quella di mettere in grado le forze dell'ordine esistenti di sbrigarsela da soli, magari dando loro la benzina per riempire i serbatoi vuoti delle pantere e delle gazzelle ferme nei garage e invece abbiamo un ministro dell'interno che piano piano sta formando il suo gruppo di polizia.
Siamo sulla buona strada e il Vaticano ha dato il suo ok, anche se lì per lì qualcuno di loro aveva detto: "Abdicazione dello stato di diritto".

7 commenti:

monica ha detto...

le ronde sono la negazione di tutto cio' in cui credo. condivido in pieno la preoccupazione. mi rattrista l'indifferenza generale con cui sono state accolte. le ronde infatti non sono per noi, ma per lo 'straniero invasore', quindi perche' protestare o indignarsi no?
grazie per aver rotto un po' di quell'indifferenza.

Andrea De Luca ha detto...

la sicurezza del cittadino la deve garantire lo stato, non le ronde
buon inizio settimana

paoladany ha detto...

sono pienamente d'accordo con te... in tutto!
quest'italia (volutamente con la i piccola) mi piace sempre meno.

beppestarnazza ha detto...

Sì, sarebbe bastato dare mezzi in più alle forze regolari: non ci vuole un ministero intero a capirlo!!

coscienza critica ha detto...

Le riforme scomode, antidemocratiche, fasciste, si costruiscono a poco a poco. Un colpo al cerchio, uno alla botte. Intanto la gente si abitua all'idea.
Per ora si parla di ex poliziotti e fischietti, ma chissà queste ronde come si trasformeranno in futuro. Ho paura solo a pensarci.

Paz83 ha detto...

la polizia non ha nemmeno i soldi per la benzina, anche se la ronda chiamasse sarebbe da verificare se almeno una tanicuccia di carburante sia disponibile in caserma, altrimenti cazzi. Sarebbe meglio dare fondi alle forze prestabilite invece di menarla con ronde e militari, militari che costano. Non sono mica volontari.

Unknown ha detto...

Ancora e' fresco nei Balcani il sangue di coloro che furono trucidati dai  secessionisti, i quali, tramite   le ronde, delimitarono e pattugliarono il territorio, intimidirono chi  secessionista non era e scrissero a pochi chilometri dal nostro confine, una delle pagine più animalesche e feroci della storia contemporanea europea.
E' scritto nei manuali dei secessionisti che l' atto primario e fondamentale per preparare la secessione di un territorio è disporre sullo stesso di una propria capillare organizzazione che abbia potere di controllo e di intimidazione verso la cittadinanza senza che le Istituzioni si oppongano.
I secessionisti del Nord Italia  hanno già pronte le proprie ronde e compiranno una determinante svolta nella strategia secessionista se passerà la legge che darà ai Sindaci dei Comuni da loro controllati il potere di organizzarle, di dar loro direttive e di retribuirle a spese della Comunità.
Si ripete la stessa tragica sottovalutazione che fece proliferare le “camicie nere”, allorquando i socialisti, che stavano cacciando a pedate dalla città di Livorno le “camicie nere” furono richiamati dalla cecità politica di Bordiga ed invitati a ritirarsi ed a prendere legnate piuttosto che mettersi al livello dei picchiatori fascisti.
E' storicamente acclarato che i fascismi senza il supporto intimidatorio delle ronde partitiche non avrebbero avuto modo di affermarsi, come le secessioni balcaniche non sarebbero state possibili se si fosse impedito ai secessionisti di autoinvestirsi di potere poliziesco in violazione delle più fondamentali leggi democratiche dello stato di diritto.
I difensori delle Istituzioni repubblicane sono a perfetta conoscenza che il Parlamento è pieno di secessionisti e che  del  Governo fanno parte personaggi che odiano e disprezzano l' Italia Unita, promettendo da anni  ai propri iscritti  una loro nazione liberata e staccata dal resto dell' Italia, irridendo l' articolo 241 del codice penale che prevede 30 anni di galera per chi attenta all' unità nazionale.
Le ronde senza identità giuridica, al servizio dei Comuni ad orientamento anticostituzionale, porteranno ad abusi, persecuzioni e violenze senza che i cittadini possano difendersi.
Francesco Miglino
segretario del Partito Internettiano.