Sì, parliamo!
David Grossman dalle pagine di Repubblica chiede a Israele di parlare con i Palestinesi, "persino con nemici giurati come Hamas".
Lo spero anch'io, ma se devo essere sincero non saprei come parlare con chi, già da piccolo, ha come missione di vita la distruzione di Israele. Ci vorrebbe un cambio di mentalità non indifferente da parte dei martiri di Allah, più che un cambio di strategia da parte di Israele.
Finché in giro ci saranno esaltati che si imbottiscono di esplosivo per farsi esplodere in un luogo israeliano, fino alla totale distruzione, vedo molto lontana la possibilità di dialogo. E già me lo immagino uno di questi tanti martiri atteso in cielo da sette vergini, con il cervello lavato con il candeggio da chi lo manovra, quando, una volta ricevuto l'ordine, con il sorriso sul viso sta per andare a farsi esplodere. Me lo immagino a un tavolo di trattative con un membro del governo israeliano (o chi per lui).
"Vabbè, allora invece di prendere il 17 prenderò il 14 che è meno affollato. Poi fai sapere ai miei fratelli il nome delle discoteche più sfigate".
6 commenti:
Che ironia e che umorismo incompreso.
Bellissimo post. Complimenti.
Il prossimo sugli stereotipi falli sui negri di "merda"
Non ho capito il nesso tra terrorista e "negro di merda".
Se non si parlano non si risolverà mai niente. Fa schifo, è brutto a farsi… ma ci si deve sedere anche con Hamas. La pace si fa con il nemico.. e il nemico è Hamas.
Parlare è davvero l'unica soluzione, parlare con tutti. Ma come fai notare tu non è per nulla facile, e da entrambe le parti non c'è per nulla disponibilità. Non si voleva sedersi nemmeno coi taliban, ma adesso a quanto pare anche li si è capito che bisogna trattare anche con loro...speriamo e stiamo a vedere
Già convincerli a smettere è dura, se poi c'è anche chi li arma...
Vero è che il dialogo, o almeno il tentativo di dialogo, è l'unica via d'uscita! (credo)
Bisognerebbe conoscere le cause per capire perchè sono arrivati a questo...
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