Il congresso di Rifondazione
Non sto a discutere su come è finito perché non seguo più da tempo le faccende interne ai partiti, quindi non posso dire, per esempio, se a impedire la ventilata scissione sia stata una scelta politica o "economica" dovuta al tesoretto di PRC. E non me ne importa più di tanto.
Non ho tessere, non partecipo attivamente alla vita di nessun partito, per cui guardo le cose come, credo, le guarda qualsiasi elettore.
Però certi editoriali scritti in questi giorni mi fanno troppo ridere e uno voglio segnalarvelo.
E' quello di Guido Mattioni che su Il Giornale si scandalizza un po' per il fatto che elencando i componenti dell'organismo la senatrice Emprin antecedesse il nome con la parola "compagno".
Lui lo ritiene un vivere nel passato, io no. Ma lui è lui, io sono io e sono orgoglioso che almeno per il momento, quando ci si rivolge a un comunista (o di sinistra come dico io) gli si possa dare tranquillamente del "compagno".
Lo scandalo al limite è tra quelli di destra, che non osano più chiamarsi "camerati", pur essendo numerosi nel governo liberale di Berlusconi.
Poi questo divertente editorialista scrive:
Sì, ho avuto come la sensazione che un pezzo della società italiana - per fortuna, visti i numeri usciti dalle urne, un pezzo nettamente minoritario - si fosse assopito per qualche decennio. Per poi risvegliarsi di colpo. Scoprendo di trovarsi in un mondo radicalmente cambiato, dove nel frattempo erano caduti muri fatti di mattoni e vergogna, erano crollati tanti feroci dittatori, si erano vaporizzate ideologie ottocentesche e dissolti anche i loro simboli retorici.
Questi signori dell'informazione piangevano lacrime di coccodrillo quando la sinistra non è riuscita a varcare la soglia del Parlamento, ma adesso dicono che per fortuna sono un pezzo nettamente minoritario e continuano:
Ed è proprio il capitalismo di cui parlate come fosse la peste, quello che sta vestendo, nutrendo, educando e facendo muovere libere nel mondo masse che prima erano soltanto disperato Terzo mondo. Ma voi non ve ne accorgete.
Non so se quelli di Rifondazione parlano di capitalismo come fosse la peste, ma direi che qua il nostro eroe ha preso una grossa cantonata.
Il capitalismo è morto. Mattioni e quelli come lui, ce l'hanno in camera, disteso sul letto. Non se ne sono ancora accorti e per arrivarci forse dovranno cominciare a sentirne la puzza, ma a quel punto sarà troppo tardi.
L'articolo (fondamentale) è qui.
4 commenti:
Ah vabbe... "Il Giornale" ...
sì dai, cambiamo lettura, va... che poi ci rimane di traverso :-D
Io prendo che "i politici comunisti" in Italia si stiano sempre più allontanando dalla vita quotidiana (in più sensi).
Detto questo, quello che riporti fa più piangere che ridere.
Il PD di cantonate ne sta prendendo parecchie in tutti i campi mi sa... :-S
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