lunedì 16 giugno 2008

I soldati italiani e i nazionalisti irlandesi

L'Irlanda dice no al referendum sul Trattato di Lisbona, Calderoli esulta e lì per lì non condivido la sua gioia.
Tutti sono d'accordo nel dire che la vittoria dei "NO" è un bel guaio e i leghisti invece godono: qualcosa non quadra anche perché del suddetto tattato sapevo poco o niente.
Quelli come la Finocchiaro, Napolitano, Veltroni, Fini e compagnia bella, che si rammaricano e si scandalizzano per la felicità di Calderoli; i giornalisti che riportano il tutto, l'hanno letto per intero il trattato di Lisbona?
A me è bastato leggere questo per cambiare giudizio e schierarmi, a modo mio, dalla parte degli irlandesi e del ministro dentista.
Leggete l'articolo e anche quello di Ida Magli: sono utili a chiarirsi le idee.
E a proposito di "ordine", ammetto che la prima immagine che mi è venuta in mente, leggendo dei 2500 soldati nelle città italiane, è stata quella di un golpe preventivo. Perché non c'è niente da fare: quando vedo camionette e militari per le strade delle città, non riesco a pensare ad altro.
Ma quello che scrive Rita mi ha spinto ancora più in là: trattasi probabilmente di prevenzione in vista di qualche varia ed eventuale protesta popolare, se così posso chiamarla.
Mi dispiace che la Finocchiaro non lo dica nell'intervista rilasciata a Repubblica: lei pensa che sia un atto di vanità da parte del Ministro La Russa.
Peccato, anche se in fondo non si può pretendere troppo.

9 commenti:

Chit ha detto...

Era dal 1991 in Croazia e Slovenia che non vedevo militari per strada, speriamo di finire un po' meglio di loro. Comunque.... sarà, ma a me tutti questi militari per strada non mi tranquillizzano proprio!? :-S

conteoliver ha detto...

Come si fa a non votare a favore dell'unione europea che vuole realizzare il nostro sogno di lavorare 65 ore a settimana ?

Anonimo ha detto...

non si negano gli errori da parte dei sostenitori del sì che si sono affidato a slogan senza senso del tipo "Europe. Let's be at the heart of it!" ma bisogna anche ammettere che difendere il trattato in pubblico era davvero difficile! chi avrebbe saputo rispondere ad una qualsiasi domanda da parte dei sostenitori del no? il trattato è illeggibile e non è stato scritto per essere compreso da gente comune! come sabato ha scritto un noto scrittore irlandese "it's likely this treaty would have been defeated in many countries had it been put to a referendum!"

Franca ha detto...

Se si fosse indetto il referendum popolare il trattato probabilmente sarebbe stato bocciato in tanti paesi.
Quella che stanno progettando non è l'Europa dei popoli, ma l'Europa della finanza, delle banche, dei poteri forti...
Possibile che siamo ridotti a dover sperare nella Lega?

mario ha detto...

Consiglio anche questo articolo sul trattato

http://www.comedonchisciotte.org/site/modules.php?name=News&file=article&sid=4722

La Finocchiaro è patetica.
Questo è fascismo bello e buono.

Anonimo ha detto...

A me Napolitano se possibile dopo queste sue ultime dichiarazioni sugli irlandesi (ha affermato che bisogna continuare e ratificare e chi non è d'accordo se ne vada fuori dalla Ue) sta ancora più sulle scatole...

Zitti zitti con questo "Trattato" legalizzerebbero anche la pena di morte in caso di "sommosse" e insurrezioni!

Quindi per fare un esempio quelli che protestano in Campania contro le discariche li avrebbero direttamente giustiziati?!

Associazione ImperiaParla! ha detto...

@Chit: adesso non sono più 2500, sono 3000.
@Conteoliver: eh sì, il sogno di tutti quanti!
@antorra: appunto, è incomprensibile e meno male che qualcuno lo comprende e lo condivide. Napolitano e la Finocchiaro l'avranno compreso, ammesso che l'abbiano letto?
@Franca: e quel che resta della sinistra almeno si desse una mossa a far qualcosa, accidenti!
@Mario: l'ho letto, spero che lo leggano in tanti.
@Flo: porca miseria, siamo messi proprio male, io la vedo già molto male.

Unknown ha detto...

Quando la smetteremo con la lamentazione sarà ormai troppo tardi.

Marco Rossi ha detto...

ho letto l'articolo su disinformazione.it che citavi.
Francamente ci son scritte parecchie cose non vere.
Ad esempio, il signoraggio sull'euro non va a beneficio dei non aderenti all'euro (basterebbe sapere cos'è il signoraggio per capirlo: non sono gli utili della Bce!!!).
Sul fatto che la privazione del controllo degli stati sul proprio bilancio implichi una distanza dal luogo della sovranità popolare e quello delle decisioni, son d'accordo.

La grande sfida è fare dell'Europa una grande democrazia, non distruggere l'Europa, però. Ad esempio, bisogna finalmente rendere veramente un luogo decisione il Parlamento europeo. L'articolo non menziona che, in effetti, il Trattato di Lisbona fa anche parecchi passi in quella direzione.

E se molta sinistra non avesse a suo tempo contribuito alla bocciatura della costituzione, ora il Parl. europeo sarebbe già più potente.

Sempre di sinistra, ma europeista.

Ciao ciao!