mercoledì 25 giugno 2008

Emanuela Orlandi, Mieli e Blondet

Per quanto riguarda la faccenda del venticinquesimo anniversario della scomparsa di Emanuela Orlandi, sono arrivato al sito Effedieffe dopo aver letto gli articoli sul Corriere e Repubblica.
Prima, però, dal momento che qualche mese fa ho letto il bel libro di Gaja Cenciarelli "Extra Omnes" in cui si analizza proprio il caso della Orlandi, sono passato sul blog di Gaja, giusto per vedere cosa scrive colei che ha seguito (e sta seguendo) il caso.
Pure lei, come me, pensa che difficilmente la Orlandi sia ancora in vita, ma auspica che sia fatta piena luce su uno dei tanti misteri italiani.
Per completare l'opera sono andato a vedere il sito di Maurizio Blondet.
Il quale, è risaputo, è stato più volte accusato di antisemitismo perché ogni volta che cita qualcuno, se è ebreo, lo scrive e devo capire perché. E' come se io scrivendo di Cat Stevens e parlando del suo "Catch bull at four", dicessi: "..il bravo cantautore musulmano" o se parlando di Lucio Battisti e del suo "Il mio canto libero" scrivessi: "Il noto cantautore cristiano". Spero di aver reso l'idea.
A parte questo, Blondet ha un database al posto del cervello: e anche molto grande.
A leggere quel che dice di Paolo Mieli, a proposito degli articoli sul Corriere riguardo alla Orlandi, si sobbalza sulla sedia.
E a leggere i commenti viene voglia di chiedersi: "Ma perché non compro Tuttosport e mi limito a leggere solo quello?"
No perché se ce la fate a leggerne qualcuno, probabilmente anche voi, o amici lettori, vi domanderete se è il caso di preoccuparsi del buco di Veltroni o lasciar perdere tutto, visto che "dietro" ai fatti italiani, ci sono cose che oltre a farti cadere le braccia, ti scombussolano non poco.

9 commenti:

Paolo Melis ha detto...

Anche io leggo spesso Blondet. A volte penso sia come una medicina amarissima che non si può far a meno di prendere.
Trovo personalmente scomodo quello che dice, al punto di sentirmi un pò in colpa appena mi accorgo di condividere quello che dice... al punto di linkare i suoi post solo ad una ristretta cerchia di amici abbastanza duri di stomaco da poter reggere certe letture...
Ma tant'è le idee sono nell'aria e non appartenendo a nessuno, sono orfane di padre e madre. Possiamo dire che, se prendiamo la gran parte delle analisi di Blondet, eliminando i suoi ciclici riferimenti etnici (almeno quelli non strettamente necessari), sostituiamo la sua firma con un Mario Rossi qualunque.
Ecco che avremmo un prodotto inoppugnabile dal punto di vista logico e documentale che il grande pubblico riuscirebbe a digerire con minor pregiudizio...

isline ha detto...

Grazie per la segnalazione: non lo conoscevo.

Anonimo ha detto...

Ho letto i commenti.
Maledettooooooooooooooo ;-)

Chit ha detto...

E sarebbero "commenti" quelli?!?!?! :-S

Clelia ha detto...

Oltre alla Orlandi di casi irrisolti nel Bel paese ce ne sono a bizzeffe... non credo che Eamnuela sia viva, la supertestimone ha sostenuto che si trovi nella stessa tomba di "Renatino" che pur essendo parte attiva ... anzi un boss della banda della Magliana è ora sepolto vicino al Vaticano... Dio perdona...non credo lo faranno gli Orlandi.

Leggo due o tre quotiani al giorno ... e avvolte anche io mi domando... ma non è meglio Vogue, poi guardo il prezzo e dico al mio edicolante " I soliti"... ahahahaha

Io mio caro Ed mi occupo di cronaca nera romana... la cosa mi scombussola non poco! Credimi! ma i commenti fatti con i piedi mi fanno arrabbiare. Mi calmo e penso : La mamma degli idioti è sempre incinta. Ripeto la litania varie volte e cerco di concentrarmi sui fatti!

Buona serata

Clelia

mario ha detto...

Scusa ma lo hai letto bene l'articolo? lui fa riferimento a tecniche giornalistiche che poi applica lui.
Mi sai dire qualcosa delle telefonate di Mieli con i vari direttori citati all'epoca di mani pulite? O meglio può citare lui qualche fonte?
Fin al punto sulle tecniche nulla da eccepire, sul resto poteva risparmiarsi la pippa scrivendo semplicemente che l'articolo del corriere era completamente "sballato".
C'è poi un particolare, quando uno inizia un discorso parlando di qualcuno scrivendo tal dei tali ebreo.... beh mi lascia con più di un punto di domanda.Per inciso effedieffe, che è la società "sua" che pubblica libri, ha la strana propensione a pubblicare testi su X mas, fascisti di ogni risma e memorie della guardia del corpo di Mussolini di cui si dice:"Ne è uscito questo libro, “Vita col Duce”, che descrive la dimensione umana di Mussolini, la sua natura più vera, i suoi tormenti, le sue speranze, gli inganni di cui fu vittima, i gesti di generosità di cui fu capace, i numerosissimi personaggi (entrati nella storia) con cui venne a contatto, e che riapre in maniera clamorosa la pagina misteriosa della sua morte: mani omicide italiane, menti direttive britanniche.
Il libro è arricchito dalla narrazione di Luciano Garibaldi sulle vicende politico-militari italiane tra il 1942 e il 1945, e da una drammatica testimonianza di Luigi Gonfalonieri: quel giorno a piazzale Loreto."

Che controinformazione, neh?

Associazione ImperiaParla! ha detto...

@Mario: sì, l'ho letto bene. Blondet di solito quando scrive ha sempre delle fonti perché spara alto e si ripara il culo. Che poi mi dia fastidio il suo evidenziare spesso che una persona è ebrea, come ho scritto nel post, mi dà lievemente fastidio (ma per carità, guai a parlare di antisemitismo!) è un altro discorso. Sta di fatto che certe cose che ho letto da lui, altrove non le ho trovate. Vedi la faccenda delle Twin Towers.

Anonimo ha detto...

Ho letto e' vero' quello che dici, di questo bel paese dei misteri, ho letto il libro 12 donne un solo assassino di Max Paris, lo preso dopo che tutta sta storia di 25 anni fa' e' ritornata, penzo come dice nel libro , sta storia e un grande depistaggio fatto da un mitomane ,di Ancona, come dice nel libro , e penzo che se erano in tanti , dopo tutti questi anni qualcuno parlava, nel libro parla di un solo assassino penzo che sia vero.

Unknown ha detto...

Emanuela Orlandi, una piccola questione di tempo. Uno studio approfondito, documentato e narrato come un romanzo:
https://www.facebook.com/Emanuelaunapiccolaquestioneditempo?ref=hl