giovedì 23 agosto 2007

Fanny Ardant e Renato Curcio

E' scoppiato il caos.
Fanny Ardant ha rilasciato a Anna alcune dichiarazioni "sconcertanti" parlando di Brigate Rosse e Renato Curcio che per lei è stato un eroe.
A parte le reazioni doverose di gente come la Bertolini, Volonté e altri, sarebbe il caso di chiarire quel che ha detto di preciso l'attrice francese perché
sull'agenzia Ansa di oggi, infatti, si legge:

Dichiarazione shock dell'attrice francese Fanny Ardant: al settimanale A ha dichiarato "Renato Curcio per me e' un eroe. Ho sempre considerato il fenomeno Brigate Rosse molto coinvolgente e passionale".
L'attrice, musa di Truffaut, sarà una delle protagoniste della Mostra del cinema di Venezia, interprete de L'ora di punta di Vincenzo Marra in concorso. Nell'intervista, ripresa oggi dal Corriere della Sera, spiega che "quando ero giovane il vostro paese era il massimo della democrazia per me, ogni legge si poteva discutere" e poi su Curcio aggiunge: "non e' diventato un uomo d'affari come e' successo agli uomini del '68 francese.

e su Libération edizione online:
«J’ai toujours considéré le phénomène des Brigades rouges comme passionnant et captivant. C’était une époque où il fallait choisir son camp, il y avait ceux qui décidaient de prendre les armes et qui pouvaient tuer ou se faire tuer. Aujourd’hui en Italie […], les seuls intérêts sont économiques», déclare l’actrice à l’hebdomadaire féminin A (Anna). Alors qu’on lui faisait remarquer que de nombreux protagonistes italiens de l’époque avaient «fini au gouvernement», elle a répondu: «Vous en avez un qui pour moi est un héros. Renato Curcio. Lui n’est pas devenu un homme d’affaires

Allora, detto che all'epoca non stavo né con le BR né con lo Stato e che Renato Curcio non ha mai ammazzato nessuno, mi piacerebbe sapere quali sono state le parole precise della Ardant, così, tanto per curiosità. Spesso è facile fraintendere proprio perché le cose sono riportate dai media in maniera bizzarra.

8 commenti:

Anonimo ha detto...

La notizia mi ha stupito non poco. Speriamo le sue parole siano state mal interpretate. Ciao

Giacomo Brunoro ha detto...

credo che il problema non sia Curcio, né le Br, né tutte le polemiche, il problema è che in Francia certe persone si permettono di dare giudizi su fatti che non conoscono se non in minima parte, facendosi portavoce di valori che ignorano in maniera pressocchè totale (soprattutto nel caso della Ardant). Insomma, credo che quando si affrontano temi di questo tipo il rispetto sarebbe il minimo, non dico l'intelligenza. tra l'altro curcio, che resta una persona intelligente, si è sempre rifiutato di parlare di quegli anni, dimostrando molta più testa di tanti attricette che non hanno la più pallida idea di cosa voglia vivere nel mondo reale e, soprattutto, di cosa voglia dire morire nel mondo reale.

isline ha detto...

coinvolgente e passionale???
Stiamo parlando di fatti veri o di V for vendetta????

Forse Renato Curcio non ha mai ammazzato nessuno, ma ha istigato altri a farlo!

Franca ha detto...

Detta così non mi sembra una gran cosa, ma ho imparato che per dare un giudizio fondato bisogna conoscere sia le parole esatte sia il contesto in cui sono state dette

Chit ha detto...

Ma poi scusa, uno potrà scegliersi gli eroi che vuole oppure non è più concesso neanche questo?

Velenero ha detto...

Non per difendere nessuno, ma sento odore di manipolazione e rimontaggio...

giudaballerino ha detto...

Come ha detto Franca sarebbe opportuno sapere nello specifico cosa ha detto e in che contesto. Poi se le cose stessero davvero così vuol dire che la nostra bella Ardant è affascinata dalla lotta armata, dalle bombe, dalla violenza... del resto che ci sarebbe di strano, persone anche molto più importanti di lei la pensano alla stessa maniera, che sò tipo il presidente degli Stati Uniti...

Alberto ha detto...

Alors qu’on lui faisait remarquer que de nombreux protagonistes italiens de l’époque avaient «fini au gouvernement», elle a répondu: «Vous en avez un qui pour moi est un héros. Renato Curcio. Lui n’est pas devenu un homme d’affaires.»

Ce ne sono stati altri, meno conosciuti, per niente eroi, che finito quel periodo si son fatti da parte e con amarezza si sono costruiti una vita "normale". Altri non ce l'hanno fatta e si sono suicidati. Altri ancora sono annegati nell'eroina. E anche altri che sono diventati buddisti.

In quanto a quelli che si sono venduti, ce ne sono nella politica, nei giornali, nei consigli di amministrazione, ebbene sono dei traditori e basta. Si può cambiare idea nella vita, io l'ho cambiata. Ma rinnegare il proprio passato è amputare una parte della propria coscienza.