martedì 5 giugno 2007

San Lorenzo chiude i call center in Italia [II]

"Dieci milioni di euro di contenzioso, venti miliardi circa di vecchie lire tra contribuzioni e previdenze evase. Sarebbe questa la cifra contestata da Inps e Ispettorato del lavoro alla San Lorenzo srl, l’industria alimentare imperiese che ha deciso di cancellare dall’Italia il suo call center e così licenziare in un colpo 600 persone. La mega-sanzione (interessi compresi) sarebbe risultata al termine di un’ispezione eseguita da entrambi gli organi di controllo, volta appunto ad accertare la posizione degli addetti ai vari call center, tutti inquadrati come collaboratori: invece, secondo Inps e Ispettorato, lavoratori subordinati, cioè dipendenti."
Il resto è qua.

11 commenti:

Unknown ha detto...

Fico. Si sono svegliati all'ultimo momento quelli dell'INPS. Non mi meraviglia :-/
Solidarietà a chi ha perso il lavoro, una vicenda triste :-(

mario ha detto...

Altro che cercare le ragioni nei bilanci!
Mario

Anonimo ha detto...

Mezza Italia ha assunto gente in questa maniera.
Adesso aspetto che chiudano i call center Alice.

Anonimo ha detto...

che amarezza... la mia preoccupazione è sempre più forte.. sono una trentenne con tanti sogni, tante cose da realizzare.. so di avere cose da dire e da dare a questo mondo, a questa società... eppure queste sono le cose in grado di paralizzarmi, di farmi sentire inutile, piccolo granello di sabbia ormai incapace di frapporsi agli ingranaggi di un sistema che corre rovinosamente verso una - certa, seppur non prossima - rovina.
E il mio malessere è quello di tutta la mia generazione: aiutateci, restituiteci un po' di dignità... possiamo fare grandi cose.

Anonimo ha detto...

Siamo pieni contratti a progetto, anche per pulire i bagni...ma dov'è il progetto nella pulizia di un bagno? Bisognerebbe chiederlo a quella signora che tempo fa dalla televisione ci diceva che cominciava presto, finiva presto e di solito non puliva il bagno, lei deve averlo capito! :-S

Anonimo ha detto...

ma allora le fanno davvero queste ispezioni! peccato però che il lavoratore venga tutelato da una parte e... inchiappettato dall'altra.

Anonimo ha detto...

IVLPN, e' cosi' che alla San Lorenzo hanno chiamato la loro nuova iniziativa.

http://www.san-lorenzo.com/it/events/ivlpn/

Portano 10 sconosciuti ogni mese a mangiare al ristorante e nello stesso tempo prendono a calci nel culo 600 collaboratori!

Niente male!

Proporrei la contro iniziativa IDLPN (i disoccupati li portiamo noi)

Bastera' iscriverci in massa alla loro iniziativa ed in caso di vincita partecipare...
...per rompere i coglioni con le ragioni delle persone che stanno lasciando a casa!

Samuele ha detto...

Sono andato di SCOOP!!
http://www.samuelesilva.net/dblog/articolo.asp?articolo=1523

Ecco una buona scusa per linkarmi!
;-)

Anonimo ha detto...

Forse, prima di esprimere commenti ed emettere sentenze, sarebbe bene informarsi meglio di cosa è effettivamente accaduto e di cosa ha fatto invece l'azienda per questi lavoratori. Io sono uno di loro e non mi posso lamentare. Il fatto è che in Italia siamo tutti pronti a sparare contro gli altri senza neppure sapere di cosa si parla. Che pena.

Anonimo ha detto...

Faccio parte delle 600 persone mandate a casa la sera x la mattina dalla San Lorenzo, ovviamente senza una spiegazione plausibile.Inizialmente ci e' stato detto che dovevano chiudere xche' non rientravano con le spese,poi che con il governo Prodi i call center erano costretti a licenziare ed in ultimo xche'la causa principale eravamo noi teleoperatrici che non fatturavamo abbastanza.Chiaramente questi "responsabili" di delegazione pensavano di essere creduti comunicandoci queste cose tra lacrime e "ci dispiace" e obbligandoci a firmare le dimissioni... perche' molto + dignitoso anzichè aspettare il licenziamento dall'azienda. Ho lavorato x un anno x la delegazione di Caserta e ai miei responsabili dico solo questo: ricordatevi che fortunatamente la vita e' una ruota che gira... oggi a me domani a te!!Vi auguro veramente di rimanere con le "chiappe nell'acqua" cosi' come siamo rimaste noi(la maggior parte madri di famiglia) dall'oggi al domani, di svegliarvi in piena notte e pensare come faccio, sono senza lavoro, come pago l'affitto le bollette...Ci sarà comunque giustizia, io e le altre andremo avanti x la nostra giusta causa, lotteremo x far riconoscere i nostri diritti e spero che anche in altri call center San Lorenzo in Italia, ci sia lo stesso spirito di pensiero..Non fatevi abbindolare di chiacchiere da questi "personaggi" che credono di raggirarsi tutto e tutti non calcolando il fatto che la maggior parte di noi ragiona sulle cose ed è dotato di intelligenza.A noi addirittura hanno proposto di lavorare sempre x la San Lorenzo ma sotto le mentite spoglie di un azienda che si chiama remarc,ovviamente a patto di rinunciare ai nostri diritti. Ma veramente credete di poter fare tutti i vostri porci comodi e continuare a sfruttarci???? e' semplicemente squallido.. tutto cio' e' una vergogna .. come diciamo noi a Napoli "facitev nu' quart'r'ore e scuorn int' o' muro!!!"

Anonimo ha detto...

Anche io faccio parte della lunga schiera di persone rimaste fregate dalla San Lorenzo. La cosa che piú imbestialisce é il fatto che l'azienda, tramite la Remark (che fra l'altro ha la propria sede in Romania e una succursale in Italia presso lo studio di un fantomatico legale) continui la propria attivitá. Ora non piú con contratto a progetto, no! Ora l'azienda non si espone piú in prima persona. Se vuoi lavorare ti fai la partita iva e lavori come incaricato alle vendite da casa, cosi se succede qualcosa sono tutti c.... tuoi. E a capo di tutto c´é una persona, tale Luigi Mauro, giá responsabile del settore riordino San Lorenzo, noto per non avere alcuna dignitá ed essere persona capace di vendere la propria madre pur di mettersi in mostra. Proporrei che tutti i collaboratori San Lorenzo ricorrano immediatamente tramite il sindacato al fine di vedere quantomeno in parte, riconosciuti i propri diritti.