domenica 24 giugno 2007

Due cosine sulla vicenda di Mons. Bagnasco

Il 3 aprile sul portone centrale della cattedrale di San Lorenzo a Genova compare una scritta inquietante, di quelle che quando le vedi ti cambiano la vita: "Bagnasco Vergogna".
Bagnasco non ha paura, ma gli viene affidata una scorta "soft": quando uscirà, avvertirà la polizia che lo andrà a prendere.
Il tutto pare abbia origine dalle parole dette (e poi smentite dalla Cei), dall'arcivescovo che aveva accostato i Dico all'incesto e alla pedofilia.
Il 9 giugno gli viene recapitato alla curia di Genova un plico contenente tre proiettili e una lettera con minacce.
Le scritte ingiuriose compaiono in altre città e si tirano in ballo anche le Brigate Rosse, nel caso ci fosse ancora qualcuno non del tutto indignato e spaventato.
Gli sproloqui dei politici non si fanno attendere:

"Il Ministro degli Interni dia finalmente il via libera alla cattura degli anarchici ben identificati da tempo che a Genova stanno minacciando l'arcivescovo Bagnasco.
(Luca Volontè, presidente dei deputati Udc).
Tutto, purtroppo, sembra far parte dello stesso disegno. E tutti questi segnali sono prodromi delle grandi maggioranze allargate per la ragion di Stato.
(Roberto Calderoli vicepresidente del Senato e coordinatore delle segreterie nazionali della Lega Nord).
Continua senza sosta la strategia intimidatoria dall'inequivocabile colorazione politica.
(Isabella Bertolini deputato Forza Italia)."

Ora si scopre che si trattava di una bufala.
A questo punto per prima cosa consiglierei a certi politici di riflettere meglio prima di sparare cazzate (mi chiederete: "Come si può con personaggi del calibro di Calderoli, Bertolini e Volonté?") e poi, visto che Mons. Bagnasco su La Stampa di oggi dichiara di "non aver mai avuto paura", gli toglierei la scorta, così, tanto per risparmiare un po' di soldi.
A meno che a pagarla non sia il Vaticano.

11 commenti:

Anonimo ha detto...

Io, oltre a togliergli la scorta, lo metterei a lavorare ad una catena di montaggio, assieme ai tre che hai nominato. Chissà che ne uscirebbe fuori....ciao

Anonimo ha detto...

Volonté, chi?

Anonimo ha detto...

beh, il tuo commento sull'accaduto mi pare ugualmente affrettato e superficiale (per rispetto non dico "cazzata")

Associazione ImperiaParla! ha detto...

@farfalla leggera: pure io.
@cima: sì, giusto lui! Grand'uomo!
@anonimo: tu sei di quelli che pensavano fossero le BR, o i comunisti che mangiano i bambini, confessa! Adesso rosichi anche tu?!

Anonimo ha detto...

ho detto "ugualmente superficiale", quindi considero tali anche certe dichiarazioni dei politici.
Che cosa c'entra la scorta di Bagnasco,e certi sfottò da controfigura di Beppe Grillo?
Le minacce sono apparse a Torino, Sampierdarena, Napoli, Bologna. Anche con stelle a 5 punte (e vabbè, so' ragazzi...). A questo punto viene imposta una scorta.
Che cosa c'è di scandaloso?
Rosicare rosico, ma per i monumenti imbrattati da quei simpaticoni...

Anonimo ha detto...

rosicone non te la prendere che risposte volevi mai avere su questo blog sono di sinistra... sono ragazzi!!!!!

Chit ha detto...

Ah, ma allora non era la sinistra radicale e massimalista ad aver orchestrato tutto questo?
Ma guarda un po' che strano, era solo un ex sbirro geloso....

Incredibile Italia ;-)

Unknown ha detto...

Non ce l'ho fatta.. l'ho dovuto mettere anche nel mio blog ! :-) E' troppo bella come figura pecoreccia !!
Peccato che ultimamente in Italia di queste figure ne facciano una al giorno.. quasi non fanno più notizia.. dovremmo raccoglierle in un libro da rileggere ridendo in tempi migiori (se arriveranno...)

Velenero ha detto...

a me la cosa che sorprende di più è che Calderoli abbia usato la parola prodromi...

guccia ha detto...

Eh sì, perchè "vergogna" è davvero minaccioso, da aver veramente paura.
Comunque se l'odio te lo tiri addosso, poi te lo tieni (anche quello serio), c'è poco da fare.

Anonimo ha detto...

@guccia: veramente, solo per restare a Genova, sono apparse scritte come "Bagnasco attento" e "Bagnasco a morte" e "Bagnasco attento fischia ancora il vento", con tanto di falce e martello, stelle a 5 punte, scritte "P38".
Ci sarà anche poco da fare, ma lo stato allora deve far finta di nulla?
Su, dai.