Teste di Rock
Remain in light, dato alle stampe nel 1980, è il quarto disco dei Talking Heads, il terzo prodotto da Brian Eno ed è una pietra miliare nella storia del rock.
David Byrne era un genio e su questo siamo d'accordo. Brian Eno anche. I Talking Heads erano già particolari nella formazione, con una donna, Tina Weymouth a suonare il basso e sono stati i pionieri del rock "etno". E su questo siamo meno d'accordo. Ascoltare, per credere, "A Beacon From Mars" (1967) dei Kaleidoscope o "Malesh" (1972) degli Agitation Free, tanto per citarne due.
A parte ciò, le Teste Parlanti ebbero grande successo, sfornando uno dietro l'altro dischi importanti e dando vita, nel grande giro della new wave, al filone funky-etno, mescolando musiche africane e asiatiche al rock di New York e guadagnandosi un bel posto nella storia del rock.
E su questo disco ogni traccia è lì a dimostrare come la Storia abbia avuto ragione: le tastiere distorte nel finale di "Once In A Lifetime", la fuga da New York (un anno prima) di "The Overload", la base ritmica ossessiva, ma placida di "Seen And Not Seen", la tromba di Hassell che sembra un barrito in "Houses In Motion", l'assolo di chitarra di Adrian Belew che è un barrito in "The Great Curve": sei minuti e qualcosa che bastano e avanzano.
Sono passati ventisei anni da quando è uscito questo disco, ma se invece del 1980 fosse anche il 2080, in questo caso, non ci sarebbe proprio differenza.
3 commenti:
Accidenti che ripescaggio, Ed! Ero davvero giovanissimo quando sentii per la prima volta Once In A Lifetime (probabilmente da una delle serate di Carlo Massarini di bianco vestito col suo indimenticato "Mister Fantasy"). E il suo potere ipnotico è ancora immutato.
E Massarini che faceva PopOff alla radio te lo ricordi?
Pezzi come I zimbra e Psycho Killer...bei tempi..
Facts all come with points of view
Facts don't do what I want them to
La mia vita nel cespuglio degli spettri.
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