Rock e rugiada mattutina
La storia dei Morning Dew comincia in Kansas, nel 1966. Nella città di Topeka sono numerosi i gruppi che si cimentano nei locali, e tra i tanti spiccano i Toads che suonano un rock ispirato dal folk dei Byrds e di Bob Dylan.
L'anno dopo, prendendo spunto da una canzone di Tim Rose, diventano Morning Dew e registrano un demo di quattro pezzi: due sono composizioni di Mal Robinson e due sono cover dei Monkees e di Ian Whitcomb.
Il loro stile si evolve e il sound degli altri singoli è più orientato al garage punk. Sebbene i loro concerti siano sempre affollati, non riescono a sfondare: in quegli anni fuori dalla California, o dal Texas, o da New York e Chicago, era difficile trovare la giusta popolarità e i nostri, dopo qualche altro singolo, decidono di trasferirsi a New York, dove entrano in contatto con i tipi della Roulette Records. Finalmente, alla fine del 1969, Mal Robinson (chitarra, voce), Don Sligar (batteria), Don Anderson (chitarra) e Blair Honeyman (basso) in tre giorni e due notti incidono l'album che sarà messo in commercio all'inizio del 1970.
Per motivi poco chiari il suo lancio è sabotato dalla Roulette, le vendite vanno male e presto finisce nei negozi a prezzo scontato, mentre in Europa vende bene e viene stampato anche in Germania.
Il contratto con la casa discografica prevede un secondo album, ma la Roulette rifiuta i sette pezzi che i nostri si erano affrettati a registrare e che non saranno mai incisi.
Le poche vendite del primo LP e l'impossibilità di incidere il secondo, sono la causa dello scioglimento dei Morning Dew, un gruppo che se fosse stato a San Francisco, per fare un esempio, avrebbe avuto tutt'altra storia.
Rimane questo disco che, sebbene sia arrivato un pochino in ritardo, è uno splendido esempio di psichedelia.
La copertina è stupenda e canzoni come "Crusader's Smile", "Gypsy", "Cherry Street e "The Mann/Death Is A Dream" sono molto belle.
5 commenti:
Ciao Ed! Eri sparito! ma io di qui passavo sai? Solo che sono un'ignorante musicale ( ehm...e non solo...)e temo a lasciare commenti!Un abbraccio!Chiaralice
Bentornata Chiaralice. Non ero sparito, sono sempre qua e passo spesso anche da te.
mmm..., non conosco il gruppo ma mi ha fatto incuriosire.
ma...ti stai dando alla musica?
Non sono io che mi sto dando al rock, è il rock che si è dato a me...e da mo', Tis.
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