Rock e bufali
Probabilmente questo disco, fra quelli incisi da Neil Young e Stephen Stills, è uno dei meno conosciuti.
Di loro si sa tutto: carriere parallele, convergenze e divergenze. Grande fama con Four Way Streets, insieme a David Crosby e Graham Nash: uno dei migliori album dal vivo di tutti i tempi. In mezzo, la lunga discografia di Neil Young e, nel 1976, questo Long May You Run accreditato alla Stills-Young Band.
La copertina del disco presenta al centro il disegno di due bufali che corrono e chissà che non sia un riferimento voluto ai mitici Buffalo Springfield, il primo gruppo dei nostri.
Composto da nove canzoni, cinque firmate da Young, quattro da Stills, questo disco, pur non avendo grandi pretese, è di piacevole ascolto.
I pezzi di Young sono prevalentemente acustici, a parte "Fontainebleu" che ha graffianti assolo di chitarra elettrica, mentre quelli di Stills sono più blueseggianti.
Altri pezzi notevoli: "Long May You Run", che apre il disco, "12/8 Blues" e "Guardian Angel".
Le voci inconfondibili dei due, poi, fanno di questo album un gioiellino che non puo' mancare nelle raccolte di chi ha seguito Neil Young fin qui.
3 commenti:
ho scoperto "long may you run" sentendola nel film "my architect" (che consiglio); certo che anche un gioiellino come questo può passare in secondo piano in una carriera di capolavori. (e a proposito di young e cinema, spero arrivi anche qua da noi questo http://www.heartofgoldmovie.com/)
Eh già, speriamo che arrivi. E' sempre un piacere ascoltare e vedere N.Young.
Crosby e Nash sono ospiti nell'ultimo album di David Gilmour (leggasi l'intervista).
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