O stai con noi o sei nostro nemico
Sono stanco di questi aut-aut. Ho cominciato a sentirli ai tempi delle Brigate Rosse: 'o con lo stato o con le BR'. Io non stavo nè con lo Stato nè con le BR, tanto per dire.
Poi sono venute le guerre e la parola d'ordine dei governanti era: 'o stai con lo Stato o sei amico dei terroristi'.
Io non stavo nè con lo Stato nè con i terroristi. Il perché è presto detto: non mi riconosco in chi ci governa oggi e in quelli che ci governavano negli anni di piombo. Punto.
L'ultimo aut-aut è venuto da Riccardo Pacifici, portavoce degli ebrei romani, che giorni fa, in occasione della sciagurata sortita di Ahmadinejad e in vista della manifestazione di domani sera a Roma per solidarietà a Israele, ha detto: ''Gli ebrei italiani verificheranno attentamente chi parteciperà alla manifestazione e chi no, ma non c'è dubbio che chi eviterà di partecipare e non ci sarà verrà considerato un nemico non solo d'Israele ma anche degli ebrei italiani''. (Adnkronos).
Mi dispiace per Pacifici, ma a parte il fatto che mi sarebbe un pochino scomodo essere a Roma domani sera, anche se ci fossi credo che non andrei alla manifestazione. Eppure non sono antisemita, nè anti-Israele.
Non ci andrei perché la manifestazione è organizzata da Giuliano Ferrara, ex spia della CIA, consigliere prima di Craxi, poi di Berlusconi.
Purtroppo la sinistra si è fatta scavalcare da questo ambiguo personaggio che ricordo in una fotografia sull'Espresso di qualche anno fa, fuggire insieme a Paolo Liguori durante una carica della polizia in occasione delle proteste sessantottine.
Siccome Ferrara è stato (e forse è, perchè il lupo perde il pelo, ma non il vizio) un doppio-giochista, non mi stupirei se approfittasse di questa occasione per altri giochi più sporchi a favore di coloro che lo hanno pagato per chissà quanto tempo.
Ieri sera l'autorevole (si fa per dire) senatore Giulio Andreotti, dal Vespone (che ha atteggiamenti sempre più ostili e scostanti nei confronti dei rappresentanti del centrosinistra), ha detto più o meno così:«Non vorrei che Fini, in Israele, sia stato una specie di Quinta colonna, e che con le sue dichiarazioni sull'Iran, abbia voluto fare, volente o nolente, il gioco di qualcun altro.»
Non mi schiero con coloro che fanno il doppio gioco. Preferisco le persone sincere, che agiscono senza doppi fini. Per questo mi trovo d'accordissimo con il fondo scritto oggi da Rossana Rossanda sul Manifesto e con Amos Luzzatto, presidente dell’Unione delle comunità ebraiche italiane, che dice al Corriere.it :«Non ha senso pensare che tutti gli assenti siano nemici: molti potrebbero voler dimostrare l’amicizia in forme diverse. Mica è proibito.»
1 commento:
IO ALLA FIACCOLATA NON CI VADO, MA MI PIACEREBBE MOLTO CHE QUALCUNO NE ORGANIZZASSE UNA PER TUTTE LE VITTIME DI TUTTE LE GUERRE,DI TUTTE LE RELIGIONI, DI TUTTI QUELLI COSTRETTI A SCAPPARE, DI TUTTI I PERSEGUITATI, I CLANDESTINI, I SENZA PATRIA, PURTROPPO NON BASTERANNO LE FIACCOLATE...MA LI AVETE VISTI I VOLTI DEI RAGAZZI IRANIANI? E IL VOLTO DI QUESTO SIGNORE DAL COGNOME IMPRONUNCIABILE, MA DOTATO DI UN VERO E PROPRIO CARISMA, ALTRO CHE BIN LADEN, CHE ARRINGA LA FOLLA ALLA VIOLENZA, ADDIRITTURA ALLA CANCELLAZIONE DI UN POPOLO DALLA FACCIA DELLA TERRA..IO HO PAURA GENTE, HO PAURA DI QUELLO CHE SCATENERA' TUTTO QUESTO, GEORGE AVRA' UN ALIBI PERFETTO PER DICHIARARE GUERRA ALL'IRAN...NON CI SARA' TEMPO DI FIACCOLATE, DI CORTEI DELLA PACE...MA DOVE CI PORTERA' TUTTO QUESTO?
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