Rock in cantina
Sono particolarmente affezionato a questo primo disco dei Creeps per svariate ragioni.
Nel 1986, quando è uscito, era da poco ripreso il revival della garage music e molti altri gruppi si distinsero in questo filone: i Plan 9, gli Yard Trauma, i Chesterfield Kings, i Things, i primi Hoodoo Gurus e i New Christs , per citarne solo qualcuno.
Niente di nuovo sotto il sole: i Litter, i Leaves gli Other Half e altri avevano già suonato garage music vent'anni prima.
I Creeps li avevo conosciuti grazie alla trasmissione serale di Claudio Sorge su Radio Rai, credo si chiamasse Lost Trails, come la fanzine che dirigeva. Come sigla di sottofondo, usava un pezzo che mi piaceva particolarmente.
In seguito venni a sapere che si trattava di Down at the Nightclub eseguita dai Creeps, giovane gruppo svedese.
Mi piacque a tal punto che nell'89, nella mia trasmissione del venerdì sera in una radio locale di qua (che guarda caso chiamai 'Happy Trails'), decisi spudoratamente di usarla come sigla. Sorge non mi avrebbe accusato di copiarlo perchè tra noi c'era un bel rapporto: ogni tanto ci scrivevamo, mi spediva regolarmente tutti i numeri della sua fanzine, aspettavo Rockerilla come manna dal cielo e, in seguito, per qualche anno, ho comprato regolarmente Rumore. Così quel pezzo per qualche mese fece compagnia a me e ai miei cinque o sei ascoltatori.
Enjoy The Creeps scorre piacevolmente e tutt'oggi lo considero un disco di garage fatto bene.
Altri tempi, altre storie, altra musica, ma sempre solido rock.
2 commenti:
secondo te, qual è oggi la miglior rivista musicale?
Non ne leggo più da anni. Fin quando le ho lette quelle che preferivo (in ambito rock, ovviamente) erano le citate Rockerilla e Rumore e la fanzine inglese Ptolemaic Terrascope.
Non so cosa offre il mercato oggigiorno, quindi non posso rispondere alla tua domanda, mi dispiace.
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