Rock e elettroshock
In questi giorni ho riascoltato qualche disco che da tempo non mettevo più sul piatto e ho scovato questo di Roy Harper, probabilmente uno dei suoi migliori album.
Nato nel 1941 a Manchester, Harper, nonostante una difficile adolescenza divisa tra prigione e manicomio (con tanto di elettroshock), nel 1967 comincia a incidere e dopo tre dischi passa alla Harvest. Stormcock esce nel 1971 e contiene quattro lunghi, bellissimi brani caratterizzati dalla sua particolare voce che mi ricorda vagamente quella di Tim Buckley.
'The Same Old Rock' contiene l'assolo di chitarra elettrica dell'amico Jimmy Page, chitarrista dei Led Zeppelin che l'anno prima, sul loro terzo album, gli avevano dedicato 'Hats Off to Roy Harper'. Questo brano da solo varrebbe il prezzo del disco, ma quello che preferisco è 'Me and My Woman', una suite di tredici minuti con interventi orchestrali alternati ad altri acustici che mi trasmette piacevoli sensazioni.
Pur essendo uscito quasi trentacinque anni fa, questo album non ha ancora perso la freschezza e l'originalità che aveva all'epoca e l'ho riascoltato con molto piacere.
Only time can tell
where we're going to
Me and my woman.
2 commenti:
come lou reed.
grandissimo Roy Harper...
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