Incubi
Alle 12.30 sono uscito da un incubo e meno male che me lo ha detto il Secolo XIX perchè francamente non sapevo di esserci finito.
Il guaio è che a leggere Il Secolo XIX online non si capisce se dall'incubo sono uscito oggi oppure ieri. Sì perchè da buon ligure il giornale di Genova nella edizione elettronica, scrive sei righe e una quarantina di parole.
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Ma il punto non è questo (anche se triste già di per sè). Il punto è quest'altro.
Siccome la prima pagina è quella che esce a livello nazionale, mi son messo nei panni di un italiano qualsiasi (del nord, del centro, del sud, fate voi) che la notte scorsa ha visto le rassegne stampa (ci sono su tutte le reti, più o meno) e che ha visto di sfuggita la pagina in questione:
Magari avrà pensato:«Accidenti quant'era potente 'sta mina? Qua da Livorno non l'abbiamo sentito il botto!E neppure la zia da Roma!»
Trattavasi di una mina fatta brillare nel mare al largo di Recco e mi domando a chi potesse interessare la cosa, a parte qualche pescatore del posto a cui saranno girate le scatole perchè non è potuto uscire in barca e a qualche turista che non è potuto scendere in spiaggia.
Eppure questo era il titolo a sensazione del Secolo XIX di oggi.
Ma questa è l'informazione che abbiamo qui, nel profondo nord ovest, sul mar ligure.
Grazie, Secolo XIX!
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