mercoledì 12 novembre 2008

I piedi non hanno naso


La sera del 12 giugno 1992 Miriam Makeba cantò a Torino, di fronte a 30 mila persone. Due giorni prima era sbarcata all'aereoporto di Caselle.
"Sull'aereo eravamo soltanto quattro persone di colore - raccontò a Gabriele Ferraris de "la Stampa" - Alla dogana hanno fermato proprio noi.
Il funzionario ci chiede da dove veniamo: "Da Bruxelles" rispondo.
"E prima di Bruxelles?"
"Io vivo a Bruxelles".
Mostro il mio passaporto della Comunità Europea e così la mia segretaria e mia nipote.
Ma il funzionario insiste: "Che cosa fate qui?"
"Siamo in visita"
"E quandoo ripartite?"
"Sabato"
Allora lui ci fa aprire le valige e le perquisisce. E ferma anche l'altro nero, mentre i bianchi passano senza controlli. Ero così piena di rabbia, impotente.
Mia nipote mi sussurra: "Nonna, non arrabbiarti, quell'uomo è ignorante, forse ha un problema suo, forse è scontento del suo lavoro, e allora non sei tu il problema, è lui."
E mi sono calmata. Però non ho mai visto trattare in quel modo un europeo in Africa. Forse perché l'ospitalità è alla base della nostra cultura. Un proverbio dice: "I piedi non hanno naso". Significa che non puoi fiutare, prevedere, dove ti porterà il destino, e domani potresti essere tu l'ospite, e desiderare un trattamento umano.
Albero Piccinini - Il Manifesto, 12 novembre 2008

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9 commenti:

Titus Bresthell ha detto...

la saggezza tribale dei paesi africani è sempre stupefacente!

Anonimo ha detto...

Bellissimo Ed, grazie per averlo riportato... non l'avevo letto. Capirà, prima o poi, chi dovrebbe capire e non capisce perché ha l'illusione di essere immune sempre e per sempre e che nulla possa succedere anche lui? E' triste, ma ci sono persone incapaci di identificarsi con altri finché non diventano gli altri. E non dovrebbe essercene bisogno, per capire...

Chit ha detto...

Come sai sono fresco fresco d'Africa e quanto letto conferma la mia idea; il terzo mondo s'è spostato in Europa perchè altrove, io, ho ricevuto sempre sorrisi e buona accoglienza!

Franca ha detto...

Hai ragione: li vale...

Unknown ha detto...

Si, li vale decisamente!

Anonimo ha detto...

Nessun confronto regge alla pari tra la cultura loro e quella nostra. E lo vediamo ogni giorno, dentro la nostra pretesa civiltà.

Anonimo ha detto...

Sì decisamente aveva ragione la nipote...chissà se il tizio lavora ancora a Caselle? Spero di no, perchè non fa una pubblicità positiva alla mia città! Ciao ciao giò

zefirina ha detto...

concordo con titus, quando leggo storie ambientate in africa ogni tanto ch'è qualche chicca da annotare

paoladany ha detto...

Io mi vergogno sempre più di questa Italia... e poi è il mio sogno l'Africa.. il sud Africa