sabato 5 luglio 2008

Il partito del cemento

Nel luglio del 2006 mi arrivò il numero 5 di MicroMega. C’era una lunga inchiesta di Marco Preve e Ferruccio Sansa. S’intitolava “L’unione fa il cemento”. Da allora la Liguria mi è diventata sinonimo di tristezza, di rabbia, di impotenza. Decisi di fare qualcosa nel mio piccolo. Ripresi l’inchiesta in una delle mie rubriche quotidiane su l’Unità […]
L’articolo uscì il 30 agosto 2006. Sto ancora aspettando una risposta, un cenno, una parola. Niente.

Marco Travaglio

E' nelle librerie il libro-inchiesta di Marco Preve e Ferruccio Sansa intitolato "Il partito del cemento" edito da Chiarelettere, con prefazione di Marco Travaglio.
Si occupa della speculazione edilizia in Liguria, dei nuovi porti turistici che stanno nascendo come funghi e di come la costa sia stata trasformata - per non dire violentata - nel corso degli ultimi decenni.
Ai non liguri forse potrà interessare poco, ma probabilmente quello che sta succedendo qua, più o meno è successo, o succederà, un po' ovunque.
Lo segnalo perché penso che sia un lavoro ben fatto e meritevole di attenzione.
A suo tempo, avevo letto "L'unione fa il cemento" e già era stata una bella botta, con questo libro, i due giornalisti mi hanno dato la mazzata finale.
Vabbè, almeno moriremo sapendo: son soddisfazioni.
Oggi Il Secolo XIX di Genova riporta ampi stralci del libro di Preve e Sansa, io ne riporto un pezzetto che riguarda la mia provincia e qualcuno che conoscete bene.
«Non esiste vento favorevole per il marinaio che non sa dove andare». Loro lo sapevano benissimo. Tanto che nel 2003 Caltagirone, Scajola, Fiorani e l’assessore Luca Lanteri sorvolarono in elicottero Imperia per vedere meglio, dall’alto, le aree interessate dai progetti. Caltagirone voleva costruire, Fiorani aveva in ballo un business da cento milioni con i suoi prestanome, Lanteri rifletteva sulle licenze urbanistiche e Scajola… be’ Scajola in teoria non aveva interessi ufficiali nelle diverse operazioni, quindi faceva il turista. Ma qui il padrone di casa è lui. Questa è la sua provincia, nel senso che si tratta di un territorio e di una popolazione che in lui vedono da oltre quindici anni, prima con la Democrazia cristiana e poi con Forza Italia, il loro naturale rappresentante. L’ex sindaco di Imperia diventato deputato nel partito di Berlusconi nel 1996 è un astro in continua ascesa: tre volte ministro tra il 2001 e il 2005, nel maggio 2008 è stato nominato ministro dello Sviluppo economico del quarto governo Berlusconi.

Marco Preve è giornalista de la Repubblica e collabora con MicroMega.
Ferruccio Sansa, già giornalista del Messaggero e de la Repubblica, è ora inviato del Secolo XIX. Ha pubblicato per la Bur-Rizzoli Milano da morire (con Luigi Offeddu, 2007) e collabora con MicroMega.

2 commenti:

Franca ha detto...

"Ai non liguri forse potrà interessare poco, ma probabilmente quello che sta succedendo qua, più o meno è successo, o succederà, un po' ovunque"

Deve interessare tutti, perchè è proprio così...

Anonimo ha detto...

Mi meraviglio che il libro non parli, se non marginalmente, di Rapallo. Città stravolta, rovinata, distrutta da colate di cemento politico. E non è finita! In mare spuntano nuovi gavitelli (c'è un consigliere comunale che "forse" è interessato), al posto di un convento, luogo di pace e meditazione, nascono muraglioni di pitre che poco hanno a che vedere con i muri di fascia e l'immobile raddoppia (anche qui qualche "comunale" potrebbe essere mischiato). Il convento lo facciamo al Passo della Crocetta, unao dei luoghi ancora non toccati dalla politica cementizia ma che ora sfoggia un insieme dfi bunker antiatomici però con la croce sopra e quindi è a posto! E la nuova chiesa di S.Anna che potrebbe forse stare in brianza ma non in centro a Rapallo. Preti, politica, cemento. La trilogia del terrore! E noi staimo a guardare! Va bene così. Quando vai a votare può capitare che ti trovi chi ha perso ed invece ha vinto e chi ha vinto che ha vinto sul serio ma non si sa cosa farà. Viva l'Italia.