giovedì 22 maggio 2008

Nucleare sì o no?

Il Ministro Scajola, l'uomo più amato del Ponente Ligure (isole di Bergeggi e Gallinara comprese) ha rilanciato l'idea del nucleare e i principali quotidiani online si stanno sbizzarrendo nelle solite votazioni per vedere se si è d'accordo o no.
Quello che invece interessa al sottoscritto è la seguente cosina:
se con un referendum popolare si è detto NO al nucleare (nel 1987, mi pare) per poterci tornare, dal punto di vista legislativo, un governo cosa deve fare? Se ne frega del referendum (e questo potrebbe valere per il divorzio, per dire) e si mette a costruire centrali, oppure cosa?
Qualcuno sa aiutarmi?
Grazie.

27 commenti:

zefirina ha detto...

scusa non c'era stato quando eravamo giovani anche il referendum sull'aborto e allora perchè rimettere in discussione la legge???

c'è stato un referendum per il ministero dell'agricoltura da abolire e infatti l'hanno abolito: si chiama politiche agricole, alimentari e forestali

vedrai che il nucleare si farà strada

Associazione ImperiaParla! ha detto...

@Zefirina: certo, siamo d'accordo. Ma la 194 "sarà rimessa in discussione", mentre Scajola dà per scontato che entro il 2013 saranno costruite nuove centrali nucleari. Quindi vorrei sapere dal punto legislativo come sarà possibile.

Anonimo ha detto...

non sono completamente contrario al nucleare. In questo momento mi viene da pensare a quello che abbiamo combinato in Campania. Domani ci saranno anche altri tipi di rifiuti da smaltire. E un po questa cosa mi preoccupa

Hadamard ha detto...

Sono favorevole (con riserva) al nucleare, ma non credo si farà: l'italia è il posto giusto in cui parlare, ri-parlare, sollevare un polverone e poi starsene con le mani in mano in attesa che le centrali si costruiscano da sole (senza contare che questo governo non so se durerà abbastanza...).

Per quanto riguarda la tua domanda sul referendum io la sapevo così (ma potrei sbagliarmi e vorrei anche io delucidazioni al riguardo): a quanto pare il referendum non ha potere, per così dire, "legislativo", nel senso che il governo è tenuto a tener conto del parere dei votanti se si raggiunge il quorum ma non è tenuto ad assecondarlo... il che rende il referendum, in italia, una cagata pazzesca!

isline ha detto...

L'hanno votato! La maggioranza ha accettato lui e il suo programma in toto, per cui la legittimità ce l'ha.
Considera però che stamattina a
RadioRai il presidente di greenpeace (fisico) ha fatto presente che attualmente non è presente una "nuova generazione" di impiani nucleari.

Franca ha detto...

Dal punto di vista legislativo credo che per "gabbare" il referendum basti cambiare le norme sulle quali ci si era espressi. Nel caso particolare non ti so dire qual'è la procedura corretta, ma una rivisitatina qui e una lì...

Lara ha detto...

Ci riuscirà, non so come, ma ce la farà benissimo.

Anonimo ha detto...

E' posta male la domanda di base. Il referendum del novembre '87 non diceva "nucleare sì - nucleare no", non si poteva legiferare e decidere su una tecnologia in quanto tale.
Il referendum in questione si riferiva più che altro alla localizzazione degli impianti, il finanziamento verso i comuni che ospitavano centrali nucleari e l'impedimento all'allora azienda energetica monopolista - enel - di effettuare investimenti sul nucleare anche all'estero. Era un abbandono "di fatto", ma non ci sono impedimenti strutturali per riprendere in mano la questione. Sarebbe il caso di fare un nuovo referendum, semmai.

Basnicchi ha detto...

la mappa degli incidenti nucleari negli ultimi 20 anni

http://www.marketingroutes.com/wp-content/images/incidenti_nucleari.png

Basnicchi ha detto...

http://img360.imageshack.us/img360/1963/incidentinuclearihe0.png

Alberto ha detto...

Fanno e disfano a loro piacimento. Quanti referendum sono stati disattesi. Ne ricordo solo uno, quello sul finanziamento dei partiti del 18 e 19 aprile 1993, col 90,3% di Sì. In pratica la stragrande maggioranza degli italiani aveva detto, e adesso aggiustatevi. Infatti si sono aggiustati, facendo un'altra legge.

Anonimo ha detto...

scusate di nuovo se sono anonima...non so voi, ma da quanto ho letto e sentito in giro dire da eminenti fisici, il nucleare ha solo svantaggi: la sua materia prima si sta esaurendo, costa molto di più del gas e del carbone, rende radioattivo l'ambiente in cui viene irraggiato per un enorme numero di anni, richiede la costruzione di basi in zone costiere (che vengono magari requisite in barba alle proteste della popolazione), e le scorie non si sa dove e come seppellirle...però ha il vantaggio di arricchire i soliti noti, ed anche chi fabbrica armi ed esplosivi (le scorie servono a loro)...evidentemente il nucleare è uno di quelle cose che fanno molto gola a chi mira al Profitto a tutti i costi...e che della salute dei cittadini e di salvaguardare l'ambiente se ne strafrega...(ovvero al governo in carica...). Carla

Giangidoe ha detto...

Su questo punto, sono abbastanza d'accordo con Carla.
Forse rivalutare il nucleare come alternativa realistica sta tornando di moda, ma a me l'idea che si debba continuare a ricorrere ad esso nonostante i limiti e gli svantaggi arcinoti (non ultimi, l'esaurimento dell'uranio e la vulnerabilità delle centrali nucleari ai terremoti) mi inquieta alquanto.

Chit ha detto...

Bè, la strategia mi sembra chiara: s'incontrano, decidono e forti della loro maggioranza decidono. Se qualcuno rompe i maroni dichiarano anche quello sito di interesse nazionale ed è fatto il lavoro!
Questa è la nuova democrazia amico mio...

p.s. Anche se ho tirato fuori dei vecchi appunti di scuola e mi sembrava più vicina alla dittatura ma forse i tempi sono cambiati...

Anonimo ha detto...

E' una bella domanda, che ci siamo posti anche noi oggi... Io ho paura che mettano tutto come "Situazione d'emergenza" e ci impongano scelte esecrabili...
Insomma, una dittatura mascherata..

Purtroppo sono d'accordo con Zefirina...

Tanuccio ha detto...

Non so se il nucleare sia una soluzione, ho sentito dire che le centrali moderne sono più sicure e probabilmente lo sono, ma penso che i problemi maggiori siano:

1. trovare una zona per stoccare i rifiuti e abbiamo visto che è impossibile
2. trovare una zona che si vorrà accolare il tutto... Ancora peggio...

Ho come l'impressione che qualcuno ci speculerà.

ReAnto ha detto...

Basta l'Avatar?

conteoliver ha detto...

Sembra un po' una cosa buttata lì, questa delle centrali nucleari.
Comunque c'è sempre il metodo Chiaiano per contrastarle...

Anonimo ha detto...

Ciao, passavo di qua, bel blog complimenti :)

Anonimo ha detto...

Da quel poco che so ha ragione Ska. Ciao giò

Associazione ImperiaParla! ha detto...

Grazie a tutti.
Nel frattempo avevo trovato questo.

Anonimo ha detto...

dicesi democrazia... :-/

Anonimo ha detto...

Mi sono già espressa, come sai, anzi, tutto il popolo italiano si è già espresso, ma per caso qualcuno ci ascolta?!

Ciao Ed!

Paz83 ha detto...

Non si riescono a smaltire i cartoni della pizza in italia, figuriamoci le scorie nucleari. Sarebbe carino quantomeno, dopo aver fatto valutazioni del caso veritiere su fattibilità ecc ecc, riproporre un referendum che interpelli il paese, almeno.

Italianamente-Corleone ha detto...

articlo su www.eia-italianamente.blogspot.com

nell ha detto...

non credo di sbagliare se ritengo che i nostri attuali governanti si stiano dando alacremente da fare per trovare tutti i cavilli possibili all'unico squallido scopo di fare business...e il nucleare ovviamente è un grossissimo business, come lo sono il Ponte sullo Stretto, la monnezza, le "missioni di pace", eccetera. Insomma tutti i primi frutti del "decisionismo" berlusconiano che ci viene sbandierato dai media asserviti al dux, e che tanto sembra fare colpo sugli Italioti

Chit ha detto...

A proposito di referendum, qualcuno sa dirmi in quale sacchetto è finito quello perla depenalizzazione delle droghe leggere, vinto seppur con poco scarto ma VINTO, nel 1993?
Così, tanto per completare lo scenario di questi referendum e del loro "peso" nella vita politica italiana...