lunedì 13 novembre 2006

Excited Delirium Syndrome

Nel nostro Bel Paese è venuto di moda spiegare certe morti con teorie prevalentemente americane.
Si era cominciato qualche giorno fa a proposito del delitto di Cogne, per dire che Annamaria Franzoni, la mamma del piccolo Samuele, aveva agito in stato di parasonnia. In pratica aveva agito da sonnambula, senza rendersi conto di ciò che stesse facendo. Ne ha parlato con competenza Lameduck qua.
L'avvocato Taormina si è subito premurato di comunicare che questa teoria è una panzana, anche perché lui è convinto, e ovviamente vuole convincere, che a uccidere Samuele non sia stata la mamma.
In ogni caso il giornalista de La Stampa raccontava di fatti clamorosi di parasonnia avvenuti negli Stati Uniti.
Adesso è la volta di Federico Aldrovandi, il ragazzo di diciotto anni morto a Ferrara la notte del 25 settembre 2005, a seguito di un fermo di polizia.
La nuova perizia, se da una parte mette in chiaro una volta per tutte che Federico non era sotto l'effetto di droghe, dall'altra usa esplicitamente una teoria americana per spiegarne la morte: "Excited Delirium Syndrome".
Di cosa si tratta? Visto che il ragazzo non sarebbe morto a seguito della colluttazione con i tutori dell'ordine, si trattarebbe di questo (cito da Il Manifesto di ieri): durante uno scontro fisico da una parte aumenta l'adrenalina che fa correre il cuore, dall'altra - se il soggetto ha assunto droghe - può contemporaneamente verificarsi un aumento di altri neurotrasmettitori come la serotonina. Finito lo sforzo della colluttazione, si verifica un calo del potassio plasmatico e si entra in una fase pericolosa nella quale "tipicamente si verificano queste morti altrimenti non spiegabili".
Ma se la perizia ha stabilito che Federico non aveva assunto droghe, allora l'ipotesi della "Excited Delirium Syndrome" va a farsi benedire.
I legali della famiglia Aldrovandi sono soddisfatti perché finalmente si libera in modo definitivo il campo dall'ipotesi che Federico fosse drogato, ma vorrebbero sapere con più precisione che ruolo hanno avuto i poliziotti nella morte del ragazzo.
Vorrei saperlo anch'io e vorrei sapere quand'è la smetteremo di citare teorie statunitensi e ci inventeremo termini italiani, per spiegare certi fatti o rivoltare le frittate.

5 commenti:

Barbara Tampieri ha detto...

Questa storia mi ricorda i sassi volanti in Piazza Alimonda.

Anonimo ha detto...

Probabilmente non lo faremo mai... è molto più semplice riempirsi la bocca e riempire i fogli con grandi e altisonanti parole piuttosto che mettersi seriamente ad analizzare e a guardare in faccia, senza schermi, la realtà. Quando lo faremo, saremo un paese cresciuto.

mario ha detto...

Che pena. Mi chiedo come vive la persona che ha prodotto la morte di unn ragazzo e che si nasconde dietro la forza di una divisa.

Dblk ha detto...

Purtroppo la parasonnia è un problema serio e questo potrebbe giustificare l'omicidio. Però, io non assolverei totalmente una persona afflitta da questa malattia e che compie certe azioni: facendola breve e senza annoiare nessuno, questa malattia in realtà può generarsi (la maggior parte delle volte) da uno stato nevrotico/depressivo e le azioni che si compiono in questo stato sono molte volte frutto della volontà latente della persona. Altro discorso è la morte del ragazzo su cui sono d'accordo con te. Ciao, Dblk

Anonimo ha detto...

...e dire che noi italiani siamo sempre stati dei signori nel rivoltare le frittate... che amarezza!