domenica 22 ottobre 2006

Rock e alberi

Gli inglesi Trees nel 1970 hanno inciso due dischi notevoli per la major CBS eppure non hanno avuto grande successo.
A quei tempi era dura giocarsela nel folk rock con i Fairport Convention o gruppi come i Mellow Candle, i Tudor Lodge e i Trees hanno avuto notorietà solo anni dopo, grazie all'interessamento dei collezionisti.
Quasi tutti i gruppi inglesi di folk rock inglesi avevano una voce femminile. Qua c'è quella di Celia Humphris che con Bias Boshell (basso), Unwn Brown (batteria), Barry Clarke (chitarra) e David Costa (chitarra), realizza questo buon The Garden Of Jane Delawney.


I pezzi sono più lunghi rispetto alle solite canzoni di folk rock di quei tempi e ben arrangiati.
Certo, la voce di Celia non è come quella di Sandy Denny (Fairport Convention), né di Maddy Prior(Steeleye Span), come ha scritto qualche critico. Non è neppure come quella di Shirley Kent (Ghost) o Ann Stewart (Tudor Lodge), scrivo io, ma ciò non significa che non sia una bella voce. E se alcuni pezzi sono più lunghi dei soliti tre minuti mica vuol dire che sono da buttare, anzi.
Il fatto è che non si tratta di folk tradizionale, ma di una miscela di folk rock con un pizzico di psichedelia dove non mancano i pezzi di chitarra un pò acidi e distorti.
E' questo che contraddistingue il disco, se vogliamo: un rock delicato con la chitarra lievemente distorta, come in "Road" e Lady Margaret.
Il pezzo che dà il titolo all'album ha qualcosa di magico e quando gli amanti del folk rock si accorgeranno che in Inghilterra non c'erano solo i Fairport o i Pentangle, scopriranno delle belle sorprese: Bread Love and Dreams, C.O.B., Fresh Maggots, Mushroom e Spirogyra tanto per citarne qualcuna.
E le pagheranno care. Fortuna che sono state ristampate su CD.

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