domenica 11 giugno 2006

Auguri, Punk!

Il punk compie trent'anni e Il Manifesto di ieri dedica una pagina al compleanno di quel filone del rock, citando, tra gli album fondamentali (proprio così..) quello degli Heartbreakers.
Il punk nasce negli States. Ne sanno qualcosa i Velvet Underground (un po' di punk Lou Reed l'aveva, ai tempi), gli MC5 (il loro "Kick Out The Jams", con la parolaccia "Motherfuckers" censurata, è una pietra miliare nella storia del rock) e gli Stooges ("I Wanna Be Your Dog" la dice lunga), tra gli altri.
Erano ancora gli anni sessanta: con buona pace (e con tutto il rispetto) dei Sex Pistols, Clash e compagnia bella, il punk era nato circa dieci anni prima.
Per contro, in Inghilterra si sviluppò come grande movimento culturale vero e proprio. Infatti molti gruppi americani, a metà degli anni settanta, volano a Londra per essere vicino all'onda che sta per spazzare l'Inghilterra. Tra questi, gli Heartbreakers, che si erano formati negli USA dopo la scissione dei New York Dolls, il più noto gruppo di travestiti che prendeva in giro i Rolling Stones.
Johnny Thunders (chitarra e voce) e Jerry Nolan (batteria), con Walter Lure (idem) e Billy Rath (basso) nel 1977 incidono il loro unico disco: L.A.M.F., che significa "Like A Mother Fucker".

Heartbreakers L.A.M.F. cover
Rispetto ai lavori delle bambole di New York, è più sentimentale e autobiografico, ma presenta un buon rock and roll tirato e ruvido.
"Born to loose" e "Chinese Rocks" sono lì a testimoniare cosa avrebbero potuto essere gli Heartbreakers se avessero continuato a incidere con produzioni migliori.
Dopo questo unico disco il gruppo si scioglie e Johnny Thunders se ne va per la sua strada, sforna qualche disco da solista, riprendendo spesso i suoi pezzi del passato e, nel 1991, all'età di 51 anni, muore per overdose di eroina.

3 commenti:

Anonimo ha detto...

Splendido post, ED!

Volevo scrivere qualcosa sui 30 anni del punk, ma mi suonava falso, perché all'epoca c'ero però non c'ero...:)

Fortuna che ci hai pensato tu...!

Anonimo ha detto...

in troppi hanno fatto una brutta fine e una brutta fine non si può fare per il punk. comunque bel post, il ricordo ci vuole :)

Anonimo ha detto...

I Dolls non erano un imitazione dei Rolling ma il continuo delle gang di Detroit. Travestiti per gioco si ma con certe bambole al fianco...