lunedì 1 maggio 2006

Primo Maggio & Rock

Il Primo Maggio del 1886 viene indetto a Chicago uno sciopero di massa per le otto ore.
Le proteste durano alcuni giorni perché durante un comizio, il giorno 3, la polizia spara sui picchetti davanti alla fabbrica della McCornick. Viene convocato un comizio per la sera successiva a Haymarket, il piazzale del mercato dei prodotti agricoli, nel centro della città.
Qui, a comizio quasi concluso, avvengono scontri tra gli operai e la polizia e alcuni manifestanti vengono uccisi.
Al congresso operaio di Parigi del luglio 1889, su proposta del delegato dell'American Federation of Labor, il Primo Maggio viene adottato come data per una manifestazione internazionale.
Gli Haymarket Square sono proprio di Chicago e quando nel 1968 si sono scelti questo nome probabilmente pensavano ai fatti dell'86.
La musica di questo Magic Lantern era usata per accompagnare le performances del "Baron & Bailey Light Circus" al Museo di Arte Contemporanea di Chicago, ma presto il disco diventò oggetto di culto e ricercato tutt'oggi dai collezionisti.
Pare ne siano state stampate solo cento copie, ma questa è un'altra storia perché esiste su CD ed è stato ristampato (più o meno legalmente) svariate volte.


La line up del gruppo vedeva: Mark Swenson alla chitarra, Robert Homa al basso, John Kowalski alla batteria e Gloria Lambert al canto.
E' proprio la sua voce a contraddistinguere l'album che inevitabilmente viene paragonato ai primi dei Jefferson Airplane. Solo che gli Haymarket Square erano, se possibile, molto più underground.
La prima facciata si apre con "Elevator", uno dei pezzi migliori, seguito dal classico "Train Kept a Rollin" reso celebre dagli Yardbirds e qui dilatato per oltre sette minuti.
"Ahimsa" è il terzo pezzo del lato A. L'assolo di batteria ricorda quelli interminabili di certi dischi di rock progressivo dei primi anni settanta. Per fortuna alla fine entra la chitarra elettrica a rimettere le cose a posto. Sia chiaro che non ho nulla contro i batteristi e le batterie, anzi, in una base ritmica sono essenziali, ma diciamocela tutta: quelli che non finivano mai (vedi Yes, ELP, per dire, con tutto il rispetto per Bill Bruford e Carl Palmer, tra i migliori di sempre), alla fine stufavano un po'.
E la chitarra è micidiale anche nel pezzo di quasi undici minuti che apre la seconda facciata: "Amapola".
Dopo "Phantasmagoria" il disco si chiude con la lunga "Funeral".
E si chiude anche la discografia degli Haymarket Square.
Un disco solo e qualche apparizione in pubblico che però hanno segnato la scena psichedelica americana e, negli ultimi decenni, svuotato le tasche dei collezionisti.

5 commenti:

beppestarnazza ha detto...

A proposito di brani-suite molto lunghi, ieri sera per "Fuori orario" vi era un montaggio di filmati b/n sul tema della lotta e il commento sonoro era affidato alla storica "Echoes" dei Pink Floyd, riascoltata col piacere dei suoi 23' e passa... Buona giornata.

Anonimo ha detto...

un, le tue spulciature - chiamiamole così - sono sempre preziose. cose da sapere. cose da ricordare.

Associazione ImperiaParla! ha detto...

Gran bel disco Meddle, Beppe.
Grazie, Amelie.

Prof.Spalmalacqua ha detto...

A passare di quì c'è sempre e solo da guadagnarci.
Se mi sto appassionando ad un certo tipo di musica la colpa è solo tua.
Grazie.
Prof.Spalmalacqua

Associazione ImperiaParla! ha detto...

Prof. spero che ti piaccia e che tu riesca a calarti nel periodo: secondo me l'era psichedelica è stata importante per l'Arte in generale.