Quattro giorni per non morire
E' finalmente arrivato anche nelle librerie della mia città il nuovo romanzo di Marino Magliani intitolato "Quattro giorni per non morire".
Ne aveva parlato Diderot il mese scorso e siccome di lui mi fido, l'ho ordinato e l'ho divorato in tre ore.
Qui se ne parla anche perché Magliani, che vive e lavora in Olanda, a IJmuidden, è nato a Dolcedo e il suo romanzo è ambientato in parte nell'entroterra della mia città.
Chi conosce un po' la Valle Prino ritroverà nelle pagine di questo bel romanzo molti luoghi conosciuti e atmosfere familiari: i caruggi, i frantoi dove da piccoli si andava ad assistere alla frangitura delle olive, le vigne dove si andava a rubare qualche grappolo d'uva in agosto, prima di fare una puntatina a Molini di Prelà, dove all'inizio degli anni settanta andavano in vacanza molte tedeschine che attiravano i ragazzi dalla città.
Nel romanzo i recensori hanno trovato tracce di Giovanni Boine e Francesco Biamonti (quest'ultimo citato dallo stesso autore): i due scrittori liguri che meglio di altri hanno saputo descrivere il nostro territorio.
A me, che non sono un critico letterario e neppure un gran lettore, il libro di Magliani ha ricordato per certi versi "A scuola dallo stregone" di Carlos Castaneda.
Cesare Pavese e Davide Longo mi sono tornati alla mente per come è descritta la gente: quella di Dolcedo e delle nostre valli è un po' come quella della Langa e del basso Piemonte a ridosso della Francia. Gente che parla poco e lavora molto: da noi gli ulivi, da loro le vigne.
E se il Davide Longo che Magliani cita nei ringraziamenti fosse quello de "Il mangiatore di pietre", le mie sensazioni forse avrebbero un fondamento.
Il romanzo puo' essere interpretato come un ritorno alle origini o una corsa contro il tempo e contro il destino.
Io, che ho la mente distorta, lo vedo come un volo psichedelico che, partendo dall'Olanda, finisce a Nizza, passando per il Sudamerica e la Valle Prino.
2 commenti:
mmm, mi hai incuriosito...mi sa che lo leggerò, d'altronde l'ultima volta che mi hai suggerito la lettura di un libro (e tu sai di quale parlo), mi piacque molto..
Grazie Stella, ma se non dovesse piacerti non prendertela con me, eh!
Posta un commento