mercoledì 8 marzo 2006

Il Corriere si schiera

Oggi al GR1 delle 13 è finalmente tornata Annamaria Caresta che mi ha dato una notizia stupefacente.
Lo so benissmo che se non l'avesse data la Caresta, l'avrebbe data un'altra, ma detta da lei ha tutto un altro sapore: Il Corrierone, nella persona del suo direttore, Paolo Mieli ha deciso di schierarsi apertamente a favore del centrosinistra in vista delle prossime elezioni.
A parte il fatto che questa è la prova provata che la stampa italiana è in mano alla sinistra, personalmente mi fa piacere che una persona pacata, colta e democratica come Mieli abbia scritto che la sua scelta sia stata suggerita dai comportamenti di Rutelli, Fassino e Boselli insieme a quello di Pannella e Bertinotti, oltre a Prodi, naturalmente.
Ieri il Professore era da Vespa.
Con buona pace di chi sostiene che concilia il sonno, suggerisco di stare molto attenti a ciò che dice. So bene che tra il dire e il fare c'è di mezzo il mare, ma lui invece di dare i numeri e di parlare con frasi fatte e rifatte, dice chiaro e tondo quello che intende fare, se il centrosinistra vincerà le elezioni.
E lo dice senza agitarsi troppo che la legge sulla droga, per esempio, è stata messa come in un minestrone nella legge riguardante le Olimpiadi.
Constata che le aziende dell'imprenditore di Arcore si sia arricchito di molto in questi cinque anni, che per la ricerca non sia stato fatto nulla e che l'università, così com'è, non va bene, per fare qualche esempio.
Mostra il lenzuolo "da attaccare al muro" e dice che è grazie a Berlusconi se nei seggi ci verrà consegnata una scheda del genere. Quando l'ho vista ho pensato che neppure in Iraq e nei paesi sottosviluppati sono grandi così.
Mi pare di capire che tenga molto a dare una certezza ai giovani per il loro futuro e non mi pare che lo dica tanto per dire.
Vespa gli ha addirittura chiesto se esclude un intervento militare italiano da qualche parte nel mondo, con la stessa naturalezza con cui si chiederebbe se esclude che l'Italia possa partecipare ai prossimi campionati mondiali di bocce. Forse il conduttore sogna già un bell'intervento in Iran, perché è da tanto che non gioca a Risiko negli studi di Porta a Porta.
Gli chiede del faccia a faccia in TV e questa storia mi ha stufato. Ormai è diventato un tormentone, una minaccia. Sembra quasi che non tanto l'esito, ma addirittura l'avvento delle elezioni, dipenda dal faccia a faccia tra Berluschini e Prodi.
Chi se ne frega del duello in TV.
Anche se si dice che andremo a votare per il meno peggio e che sono tutti uguali, una linea di demarcazione tra centrodestra e centrosinistra io la
vedo ancora e non è neppure tanto sottile, quindi mi schiero, se ancora non si fosse capito, dalla parte di Paolo Mieli.

7 commenti:

Anonimo ha detto...

ed: bello e argomentato il tuo post (il mio a riguardo è una macchinina della Matchbox, ricordi?) mi schiero anch'io.
voglio che vinca il CS e che possa gridare forza italia ai mondiali senza temere di essere frainteso.
Scommettiamo che prodi torna con la coppa del mondo?

Anonimo ha detto...

L'ho saputo, l'ho saputo...nel centrosx saranno incazzati neri.

Anonimo ha detto...

L'ho saputo, l'ho saputo...nel centrosx saranno incazzati neri.

Anonimo ha detto...

cioè ho sbagliato, nel centro dx...Sorry

Associazione ImperiaParla! ha detto...

Massimo, tocco ferro. Penso a Pertini quando giocava a carte con Bearzot sull'aereo. Sarebbe bello vedere giocare al Sudoko Lippi e Prodi :-)
Tisbe, mi confondi. Dal primo commento mi son detto: "Tisbe deve rifare il test" :-)

valentina ha detto...

Mi schiero anche io con Mieli e sono stanca del tormentone del faccia a faccia, penso che ormai la gente abbia un'idea su chi votare, gli indecisi ci saranno sempre, come è normale.
vale

Associazione ImperiaParla! ha detto...

Valentina: non avevo dubbi :-)