Rock e abitudini quotidiane
Scegliere un disco dei Jane's Addiction è veramente difficile perché, a parte il quarto, i primi tre a mio parere rappresentano il meglio che il rock ha saputo darmi a cavallo fra gli anni 80 e 90.
Perry Farrell, artista di Los Angeles che tra l'altro ha disegnato le copertine che in USA hanno fatto discutere, è il leader di questa band che mescola hard rock al punk e ballate semiacustiche a stacchi violenti di chitarra.
Con lui ci sono David Navarro alla chitarra, Eric Avery al basso e Stephen Perkins alla batteria.
Il primo disco lo incidono dal vivo nel 1987 per la Triple X: contiene una facciata acustica e l'altra elettrica con due renditions a Lou Reed e Rolling Stones (Rock & Roll e Sympathy for the devil) collegate magistralmente tra loro, senza interruzione.
Il secondo, Nothing's Shocking, arriva nel 1988 via Warner Bros. e contiene perle quali "Summertime Rolls", elettrica e tiratissima, con la chitarra di Navarro in grande evidenza e "Jane Says", che appariva già nel primo, tanto per citarne due. Jane è un'amica drogata di Farrell e il nome del gruppo prende il nome da lei.
Nel 1990 arriva questo Ritual de lo habitual che è sicuramente il disco più maturo.
Per la prima volta Farrel insieme al rock post hardcore riesce a mescolare anche un filo di rock progressivo che si puo' notare nello splendido pezzo intitolato "Three days" in cui David Navarro mette in luce tutta la sua bravura in circa 11 minuti. Chitarristi così bravi negli anni 90 ne ho sentiti davvero pochi.
Purtroppo il gruppo sbanda giusto alla fine del Lollapalooza Festival, organizzato proprio da Farrell che in seguito porta avanti il progetto dei Porno For Pyros che non eguagliano i Jane's Addiction.
Nel 2003 esce Strays per i tipi della Capitol, ma il disco, purtroppo, non ha nulla a che vedere con i primi tre che ovviamente porterei sull'isola famosa.
4 commenti:
Ed, è molto bello anche il lavoro che Dave Navarro ha fatto assieme ai Red Hot Chili Peppers in sostituzione di John Frusciante... forse c'è un po' troppo wah-wah ma a me piace molto.
Sapevo che era andato coi RHCP, ma non l'ho sentito. Oggi ho visto un video che si chiama Three days: mamma mia com'erano belli fuori!
Per la catena non preoccuparti, anzi, ti chiedo ancora scusa per averti coinvolto.
E cosa ne pensi dell'ultimo lavoro di David Gilmour, in anteprima in questi giorni su radio, dal titolo "On a island"? Un saluto.
Purtroppo non l'ho sentito, Beppe. Lo farò e saprò dirti.
Ciao.
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