domenica 18 dicembre 2005

Black Rock

E' strano che i Funkadelic non siano nominati dalle storiche enciclopedie del rock psichedelico: secondo me un posto lo meriterebbero eccome. Sarà che hanno inciso il primo disco nel 1970, quindi un tantino fuori tempo massimo, fatto sta che loro nell'olimpo psichedelico non sono annoverati.
Senza dubbio un posto lo meritano nella storia del rock. Una band composta totalmente da ragazzi di colore, politicamente scorretti, hanno portato avanti il black rock iniziato da Jimi Hendrix.
Il nome non tragga in inganno: non si tratta di puro funky, per esempio, à la Sly and the Family Stone, ma di rock solido con venature funky qua e là.
Qualcuno dei Funkadelic suona già dal 1964 nei Parliament, e più tardi parallelamente in entrambi i gruppi.
I primi tre dischi sono più o meno sullo stesso piano e certamente i migliori della loro discografia.


Nel terzo, Maggot Brain, ci sono Eddie Hazel alla chitarra, Bernie Worrell alle tastiere, Billy Nelson al basso, Tiki Fulwood alla batteria, Tawl Ross alla chitarra ritmica e molti altri a collaborare.
Sebbene il primo sia appetibile per la splendida copertina, tra i primi tre scelgo questo.
Il pezzo iniziale, quello che dà il titolo all'album, è lungo e bellissimo, con stupendi assoli di chitarra di che si vorrebbero interminabili. Super Stupid è bella potente e probabilmente anche i Talking Heads l'hanno sentita. Wars of Armageddon, una lunga free jam psichedelica che chiude il disco, racconta dell'apocalisse e di un aereo che alla fine parte per chissà dove.
Forse solo i Funkadelic sono riusciti a fondere così bene il funky con la psichedelia e se non sono nelle enciclopedie dell'epoca, pazienza, i loro primi tre dischi sono sui miei scaffali e ci restano.

Nessun commento: