giovedì 3 novembre 2005

Ho fatto cose discutibili

Credo che ognuno di noi nella vita abbia fatto cose discutibili, tanto per citare il Nexus 6 Roy Batty in Blade Runner.
C'è chi se le tiene dentro fino alla morte e a nessuno dirà mai niente. Sono persone predisposte. Se ti tieni dentro qualcosa che rode, la vita è un calvario, se invece sei un duro, tutto fila liscio, senza alcun problema.
C'è chi le confessa a un prete o a un amico, chi le scrive su un diario o su un blog. Non tanto per condividerle, o per conoscere il parere altrui, ma proprio per liberarsi da quel peso. Quasi come se, confessandolo, si avesse poi la sensazione di aver lavato la colpa, di averla estrapolata dalla nostra anima e gettata via. Non ci si aspetta un giudizio, semplicemente ci si libera.
Non si tiene minimamente conto del giudizio che ne scaturirà, non si pensa che la nostra reputazione sarà profondamente intaccata, si confessa e basta.
Anch'io ho fatto cose discutibili nella mia vita.
Le ho confessate quasi tutte (di quella volta in cui ho rigato la macchina a un tizio che parcheggiava troppo vicino alla mia impedendomi di entrarci, nessuno sa nulla).
Stamattina ne ho fatta un'altra delle mie e questa la voglio scrivere sul blog. Non m'importa che il vostro giudizio su di me possa subire delle sensibili variazioni, decidete voi. Non è neppure per esorcizzare un senso di colpa perchè l'ho fatta consapevole di quello a cui sarei andato incontro. Voglio soltanto che lo sappiate, che non sono riuscito a resistere alla tentazione.
Nella mia vita l'avrò fatto due o tre volte e non escludo che lo farò altre. La prima volta mio figlio se n'è accorto e mi ha semplicemente chiesto:
«Ti senti bene, pà?»
L'avevo guardato senza parlare, ma con un cenno del capo gli avevo fatto capire che sì, mi sembrava di star bene.
Non so se me la sentirò di dirgli che stamattina l'ho di nuovo fatto, al limite lo verrà a sapere come voi, attraverso il blog, anche se lo legge di rado.
Ecco, ve lo dico, stamattina ci sono ricascato: ho comprato Libero.

8 commenti:

Anonimo ha detto...

Sorridi, Ed! In fondo, ti sei portato a casa un numero niente male. Titolo d'apertura: 'Un kamikaze tra i piedi di Silvio'...tse...pretende che gli si creda.

Undine ha detto...

Ed sei meraviglioso! Avevi già aperto quel canale di compassione schopenaueriana che tengo troppo spesso per me e... tutto finisce così. Sei stato coraggioso a parlarne qui. Organizzeremo gruppi anonimi di supporto per chi, come te, è ricaduto nel vortice della mediocrità di Libero. Tieni duro, ce la faremo.

Ps:'sti Kamikaze sono un po' pirla.

Associazione ImperiaParla! ha detto...

lovejoy: io scelgo sempre roba di prima qualità.
Silvia: potremmo fare il gruppo dei lettori anonimi di Libero e vederci il martedì, per esempio.Hai presente Fight Club?

diderot ha detto...

era per far sì che ce ne fosse almeno una copia in meno in giro, no?
:-)

Associazione ImperiaParla! ha detto...

Diderot! In effetti 'lo faccio da 24 anni ogni mercoledì alle 10 in punto, ma oggi ho fatto un'eccezione'. Sai di cosa parlo: l'ho visto :-)
Loredana grazie della visita, sì, ne usciremo!
Conte, grazie per l'incoraggiamento.

diderot ha detto...

"amico mio, la verità è nojosa..."

Associazione ImperiaParla! ha detto...

Sì che ci sei riuscita Chiara-Alice e mi ha fatto piacere la tua visita.
Ciao.

rainbowsparks ha detto...

Cavolo.
Capisco lo sconcerto.
Posso solo dire che si esce anche da questo,sono le esperienze che rendono più forti tutti quanti.
Massima solidarietà :)