Impressioni di settembre
Oggi è l'8 settembre. In questo giorno, nel 1943, venne annunciato l'armistizio con gli alleati e la fine dell'alleanza militare con la Germania. Il Re, un piccolo uomo con delle palle piccole, fuggì; l'esercito si frantumò e ebbe inizio la Resistenza che in 22 mesi si tolse dai piedi il fascismo e il nazismo, con l'aiuto degli americani che più che altro volevano impedire che l'Europa finisse in mano a Stalin o a Hitler.
Personalmente la ritengo una data fondamentale nella Storia dell'Italia moderna.
Stamattina su Il Manifesto ('quotidiano comunista' che leggo da almeno 25 anni) non ho trovato una sola riga per ricordare questa data e ci sono rimasto piuttosto male.
Valentino Parlato, nel suo articolo di fondo, parla di Fazio sostenendo che non dovrebbe dimettersi perchè con le dimissioni salverebbe il Governo dalla crisi, mentre l'ideale sarebbe andare alle elezioni anticipate e poi decidere sulla sorte del Governatore dalla Banca d'Italia.
Parlato è simpatico, colto e gentile. Generalmente quando scrive lo fa per tre motivi:
1) Chiedere elezioni anticipate
2) Chiedere lo sciopero generale
3) Chiedere di abbonarsi al Manifesto sennò 'non ce la facciamo'.
Lo ricordo anche in una trasmissione televisiva di tanti anni fa, con Craxi già in difficoltà per Tangentopoli. A un certo punto Craxi si rivolse a Parlato e sorridendo gli disse, col fare della mamma che rimprovera amorevolmente il figlio di aver rubato la marmellata :«Però anche tu, Valentino!...»
Non ho mai capito bene quella battuta o forse non l'ho voluta capire di proposito.
Ho l'impressione che Il Manifesto non sia esattamente come vorrei e che da quando Luigi Pintor non c'è più, alcune cose siano cambiate.
Ma sono solo impressioni.
1 commento:
ho le stesse impressioni...
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